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I Soli

 

Testo I Soli - 1991/1992

 

I soli sono individui strani
con il gusto di sentirsi soli 
fuori dagli schemi

Non si sa bene cosa sono 
forse ribelli forse disertori
nella follia di oggi i soli 
sono i nuovi pionieri

I soli e le sole 
non hanno ideologie
a parte una strana avversione 
per il numero due

Senza nessuna appartenenza 
senza pretesti o velleità sociali
senza nessuno a casa a frizionarli 
con unguenti coniugale

Ai soli non si addice 
l’intimità della famiglia
magari solo un po’ d’amore 
quando ne hanno voglia

Un attimo di smarrimento 
un improvviso senso d’allegria 
allenarsi a sorridere per nascondere la fatica

Soli vivere da soli
soli uomini e donne soli

I soli si annusano tra loro
son così bravi a crearsi intorno 
un’aria di mistero

Son gli Humphrey Bogart dell’amore
son gli ambulanti son gli dei del caso
i soli sono gli eroi 
del nuovo mondo coraggioso


I soli e le sole ormai sono tanti
con quell’aria un po’ da saggi 
un po’ da adolescenti

A volte pieni di energia 
a volte tristi fragili e depressi
i soli ci han l’orgoglio 
di bastare a se stessi

Ai soli non si addice 
il quieto vivere sereno
qualche volta è una scelta 
qualche volta un po’ meno

Aver bisogno di qualcuno 
cercare un po’ di compagnia 
e poi vivere in due 
e scoprire che siamo tutti

Soli vivere soli
soli uomini e donne soli

La solitudine non è malinconia
Un uomo solo è sempre in buona compagnia

 

Dall'album Il Teatro Canzone - tracce:

 

Il Teatro Canzone 1991/1992 

PRIMO TEMPO

  1. Io Mi Chiamo G
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. Gli Inutili (prosa)
  4. L'Odore
  5. L'Illogica Allegria
  6. E' Sabato (1991/1992)
  7. La Paura
  8. Le Elezioni
  9. L'Elastico
  10. Il Suicidio
  11. I Soli
  12. La Nave (1991/1992)

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Mani (1991/1992)
  2. Oh Mama! (prosa)
  3. Il Comportamento
  4. Gildo
  5. Dopo L'Amore
  6. Lo Shampoo
  7. Il Dilemma
  8. Qualcuno Era Comunista (prosa)
  9. Si Può (1991/1992)
  10. C'è Solo La Strada (1991/1992)
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E Allora Dai

 

Testo E Allora Dai - 1967

 

Questa è una canzone di protesta, che non protesta contro nessuno. Anzi, siamo tutti d’accordo.

Tu m’insegni quanto vale
incontrare un vero amico
Un amico è un tesoro 
dice quel proverbio antico

Ed ognuno l’ha provato
quando solo si è trovato
la parola di un amico
ti può dar quel che non hai

E allora dai e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai e allora dai
dimmi perché tu non le fai

Il denaro non è tutto
è una frase che si dice
nella vita c’è ben altro
che può renderti felice

Te lo dicon tutti spesso
ricchi e poveri è lo stesso
il denaro non guarisce 
e non da felicità

E allora dai e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai e allora dai
dimmi perché tu non le fai

Ogni uomo è uguale a un altro
quando viene dalle stelle
non importa la sua lingua
o il colore della pelle

Lo diceva anche il vangelo
già duemila anni fa
finalmente siam d’accordo
questa si che è civiltà

E allora dai e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai e allora dai
dimmi perché tu non le fai
Tu m’insegni che la guerra
oggi non si può più fare
che le bombe ed i cannoni 
sono cose da evitare

Lo si scrive sui giornali
siamo tutti solidali
che la pace in tutto il mondo
salverà l’umanità

E allora dai e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai e allora dai
dimmi perché tu non le fai

E allora dai e allora dai
le cose giuste tu le sai
e allora dai e allora dai
dimmi perché tu non le fai

 

Presente negli album: 

 

Collezione Singoli 1965/1967

Collezione Singoli 1965/1967

 

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Al Bar Del Corso

 

Testo Al Bar Del Corso - 1964

 

Il ragazzo più sentimentale della città
è inguaribilmente distratto ma non si scorderà
che alle ore tredici del giorno sedici
del mese scorso al bar del corso
ha preso un colpo vedendo entrare.

La ragazza più fenomenale della città
con quegli occhi grigi da gatta
fatta su misura per lui.

Lui fissava solo lei lei fissava solo lui
come se all’improvviso
non ci fosse più che lei non ci fosse più che lui
soli nel mondo intero.

Alle ore tredici del giorno sedici
del mese scorso al bar del corso
se c’eravate avrete visto

Due ragazzi fulminati dalla felicità
mano nella mano volare sopra la città.

Lui fissava solo lei lei fissava solo lui
come se all’improvviso
non ci fosse più che lei non ci fosse più che lui
soli nel mondo intero.

Alle ore tredici del giorno sedici
del mese scorso al bar del corso
se c’eravate avrete visto

Due ragazzi fulminati dalla felicità
mano nella mano volare 
sopra  i tetti della città.

Quell’innamorato sapete chi è
quell’innamorata sapete chi è
siamo noi.

 

Dall'album Collezione Singoli 1965/1967 - tracce: 

Collezione Singoli 1965/1967

  1. Il Nostro Giorno
  2. Lettera dalla Svizzera
  3. Pieni Di Sonno
  4. Gli Anni che Verranno
  5. Tu No
  6. Amore Difficile Amore
  7. Come Ti Amavo Ieri
  8. Un Amore Vuol Dire
  9. Mai Mai, Valentina
  10. La Risposta al Ragazzo della Via Gluck
  11. Lo Sai che Tu Sei Bella
  12. Brava Brava
  13. Le Ore e le Stelle
  14. Ma Voi Ma Voi Ma Voi
  15. A'Pizza
  16. Ballata Du Suonne
  17. Il Ragazzo della Via Gluck
  18. E Allora Dai
  19. Al Bar Del Corso
  20. O Bella Ciao

 

 

 

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La Sedia Da Spostare (prosa)

 

Testo La Sedia Da Spostare (prosa) - 1995/1996

 

- Secondo me quella sedia lì va spostata.
- Anche secondo me quella sedia lì va spostata.
- Facile dirlo quando lo han detto gli altri.
- Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta.
- Da un'approfondita analisi storica e sociologica, viene fuori che quella sedia pesa dai nove ai  dieci chili
- Non sono d’accordo. Dai sondaggi il due per cento degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il tre per cento dai sei ai sette chili, il novantacinque per cento non lo so e non me ne frega niente.  Basta che la spostiate.
- Secondo me per spostarla, bisognerebbe prenderla con cautela per la spalliera, e metterla da un’altra parte. 
- Eccesso di garantismo, al punto in cui siamo, non resta che affidarsi a una figura autorevole e competente. Forse un tecnico. Magari di destra, appoggiato dalle sinistre.
- Un tecnico? No, un tecnico non può garantire la stabilità della sedia. E poi costituisce un’anomalia antidemocratica e anticostituzionale.
- Se è così cambiamo la Costituzione.
- Non è una cosa che si può fare da un giorno all’altro.
- Nel frattempo propongo di indire un referendum. 
- Non si troveranno mai cinquecentomila firme per spostare una sedia. 
- E allora non c'è scelta: elezioni anticipate.
- No, le elezioni oggi no, sarebbe troppo grave per il paese, forse domani.
- Rimane il problema urgente della sedia da spostare. 
- Su questo sono d’accordo. Può essere un punto d’incontro.
- Parliamone. 
- Parliamone. 
- Parliamone.

 

Dall'album E Pensare Che C'era Il Pensiero - tracce:

 

E Pensare Che C'era Il Pensiero 1995/1996 

 PRIMO TEMPO 

  1. La Sedia Da Spostare (prosa)
  2. Mi Fa Male Il Mondo [prima parte]
  3. Questi Nostri Tempi (prosa)
  4. Isteria Amica Mia
  5. L'Equazione (prosa)
  6. Se Io Sapessi
  7. L'Abitudine
  8. La Realtà è Un Uccello (canzone-prosa)
  9. Qualcuno Era Comunista
  10. La Chiesa Si Rinnova (1995/1996)
  11. Io Come Persona

 

SECONDO TEMPO

  1. Un Uomo e Una Donna
  2. Sogno In Due Tempi (prosa)
  3. Canzone Della Non Appartenenza
  4. L'America
  5. E Pensare Che C'era Il Pensiero
  6. Quando Sarò Capace d'Amare
  7. Destra-Sinistra
  8. Mi Fa Male Il Mondo [seconda parte] (canzone-prosa)
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Mi Fa Male Il Mondo [prima parte]

 

Testo Mi Fa Male Il Mondo [prima parte] - 1995/1996

 

Mi fa male il mondo mi fa male il mondo
Mi fa male il mondo mi fa male il mondo

Mi fa male più che altro credere
che sia un destino oppure una condanna
che non esista il segno di un rimedio 
in un solo individuo che sia uomo o donna.

Mi fa male il mondo mi fa male il mondo

Mi fa male più che altro ammettere
che siamo tutti uomini normali
con l'illusione di partecipare 
senza mai capire quanto siamo soli.

Mi fa male il mondo mi fa male il mondo

È un malessere che abbiamo dentro
è l'origine dei nostri disagi
un dolore di cui non si muore
che piano piano ci rende più tristi e malvagi.

coro: mi fa male il mondo G: mi fa male
coro: mi fa male il mondo G: mi fa male il mondo
coro/G: mi fa male il mondo
mi fa male mi fa male mi fa male

Mi fa bene comunque credere
che la fiducia non sia mai scomparsa
e che d'un tratto ci svegli un bel sogno 
e rinasca il bisogno di una vita diversa

Mi fa male il mondo mi fa male il mondo

Mi fa bene comunque illudermi
che la risposta sia un rifiuto vero
e che lo sfogo dell'intolleranza 
prenda consistenza e diventi un coro.
Mi fa male il mondo mi fa male il mondo


Ma la rabbia che portiamo addosso 
è la prova che non siamo annientati 
da un destino così disumano 
che non possiamo lasciare ai figli e ai nipoti.

coro: mi fa male il mondo G: mi fa male
coro: mi fa male il mondo G: mi fa male il mondo
coro/G: mi fa male il mondo
mi fa male mi fa male mi fa male.

 

Dall'album E Pensare Che C'era Il Pensiero - tracce:

 

E Pensare Che C'era Il Pensiero 1995/1996 

 

PRIMO TEMPO 

  1. La Sedia Da Spostare (prosa)
  2. Mi Fa Male Il Mondo [prima parte]
  3. Questi Nostri Tempi (prosa)
  4. Isteria Amica Mia
  5. L'Equazione (prosa)
  6. Se Io Sapessi
  7. L'Abitudine
  8. La Realtà è Un Uccello (canzone-prosa)
  9. Qualcuno Era Comunista
  10. La Chiesa Si Rinnova (1995/1996)
  11. Io Come Persona

 

SECONDO TEMPO

  1. Un Uomo e Una Donna
  2. Sogno In Due Tempi (prosa)
  3. Canzone Della Non Appartenenza
  4. L'America
  5. E Pensare Che C'era Il Pensiero
  6. Quando Sarò Capace d'Amare
  7. Destra-Sinistra
  8. Mi Fa Male Il Mondo [seconda parte] (canzone-prosa)
  • Creato il .