E quando sei li, in ascensore. Schiacci l'ottavo l'ascensore sale, lentissimo, le porte di metallo le pareti di metallo il soffitto di metallo. E se si blocca? L'aria, manca l'aria.
Oh mamma!
E quando magari la domenica, prendi la tua bella macchina, e te la porti in un prato e nel prato sei lì tu e lei, soli. E te la lavi, e te la asciughi
Oh mamma!
E quando vai in giro, sul marciapiede, e magari per terra ci sono le giunture, le righe. Non voglio calpestare le righe! Allora metti il piede in un rettangolo poi in un altro rettangolo. Poi vedi che uno ti guarda, ci ho male a un piede!
Oh mamma!
E quando sei a letto la sera, tutto spento, stai per addormentarti, ti viene un dubbio: il gas, avrò spento il gas? Meglio controllare. Allora accendi la luce, ti alzi, vai in cucina, guardi il gas. Spento! Meno male. Torni in camera, spegni la luce, vai sotto le coperte, stai per addormentarti. Ma avrò visto bene che è spento? Magari era così e io l'ho visto così è un attimo! Meglio tornare a vedere. Allora ti alzi, accendi la luce vai in cucina, guardi il gas Spento!
“Adesso io, lo apro, e lo spengo, così sono sicuro che l'ho spento. Giuro che l’ho spento! “ l’ho spento l’ho spento l’ho spento. Torni in camera, spegni la luce, sotto le coperte, ti alzi accendi la luce vai in cucina. Torni in camera, vai in cucina. Torni in camera vai in cucina. E alle cinque del mattino ti addormenti sul frigorifero col gas aperto!
Oh mamma!