Testo La Nave - 1991/1992
Una nave, una nave grande enorme, una nave che va. Non si sa dove và, non si sa da dove è partita. E sopra, molti, praticamente tutti. La nave, è la vita.
La nave
è come una nave
ed essendo una nave
è abbastanza normale che vada in mare.
Il mare
com’è naturale
immobile e piatto
è quasi perfetto sta lì sempre uguale.
La nave
ha anche un motore
ed avendo un motore
non sa dove va ma continua ad andare.
Avanti avanti avanti
si può spingere di più
insieme nella vita
a testa in su.
La nave
e sopra la nave
a parte le masse
son tutti presenti gli amici i parenti
Manca solo il nonno, povero nonno! Va bè
Per tutti
c'è un buon trattamento
ognuno al suo posto
nel proprio recinto mi sembra anche giusto
prima classe, seconda classe, terza classe, e poi i disoccupati gli extracomunitari gli albanesi, gli slavi, anche gli slavi? E già
La nave
è una nave di classe
il legno del ponte
dipinto di bianco è molto elegante
Oh buongiorno, salve arrivederci, come va? Buona giornata. Ciao, ciao
Avanti avanti avanti
si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su
Sul mare
la nave biancheggia
ha un fascino strano così suggestiva
anche quando beccheggia
È un fascino, che di dentro, mi sento poco bene eh, va bè
Ma basta
distrarsi la mente usare il cervello
pensare un istante a qualcosa di bello…
Sì devo pensare a qualcosa di bello, che mi distraggo che mi passa il mal di stomaco, vediamo un po’ a cosa posso pensare. Alla mia ragazza certo, alla mia ragazza, ecco mi vedo, la mia mano scivola sui capelli bello, va giù sulle spalle bello, va giù sui seni bello, va giù ancora più giù ancora più giù, mi torna tutto su eh, oh Dio
Il mare
com'è strano il mare
non è che non senta la sua poesia
ma mi fa vomitare.
Devo pensare a qualche cosa di più convincente, a una tragedia a un dolore, al nonno. Al povero nonno, ha sempre funzionato. Mio nonno morì tragicamente nel '36, come Gozzano. Gli ero così affezionato. Era massone, alto, bel portamento, coi baffi col fiocco. Aveva sposato la zia di una biscugina, te la ricordi L’Elvira? Che vita, povero nonno, ogni tanto spariva. Bevitore eh, gran bevitore, a un certo punto il fegato, a pezzi, spappolato putrefatto. Sto male, mi torna il vomito. Devo resistere, non voglio essere il primo, noooo nooo
Avanti avanti avanti
si può spingere di più
insieme nella via
a testa in su.
La nave
è un po’ troppo vitale
la gente si sbianca
ma fa resistenza non vuole star male
Pensate al nonno
Sul ponte
che è fatto a tre piani
in terza in seconda e
anche in prima si sentono rantoli strani
No, da quelli di prima non me l'aspettavo.
Il mare
Sempre più grosso
dai piani di sopra
su quelli di sotto si vomita addosso
Una battaglia. Una battaglia che cresce, quelli di prima vomitano su quelli di seconda, quelli di seconda su quelli di terza, lo scontro è sfrenato, violento. La gente reagisce, rimanda, boccheggia.
Un prete esorta a volersi bene, poi si inginocchia e vomita anche l’anima, un carabiniere mi tiene, allora io mi puntello, cerco di vomitare verso l'alto ma non ci arrivo. Quelli di sopra hanno la meglio, si sporgono per vomitare. Una vera cascata, una violenza, uno scroscio di conati un rovescio di filamenti. La nave è tutta piena, tutta piena di vomito, tutto un vomito. Dai! Dai!
Avanti avanti avanti
si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su
insieme nella vita a testa in su
insieme nella vita a testa in su
Presente negli album: