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O Bella Ciao

 

Testo O Bella Ciao - 1967

 

Questa mattina mi sono alzato
o bella ciao bella ciao 
bella ciao ciao ciao
questa mattina mi sono alzato 
ed ho trovato l’invasor.

O partigiano portami via
o bellla ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
bel partigiano portami via
che mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao 
bella ciao ciao ciao
e se o muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
e seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
e le genti che passeranno
mi diranno o che bel fior

E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao 
bella ciao ciao ciao
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.

 

Dall'album Collezione Singoli 1965/1967 - tracce: 

Collezione Singoli 1965/1967

  1. Il Nostro Giorno
  2. Lettera dalla Svizzera
  3. Pieni Di Sonno
  4. Gli Anni che Verranno
  5. Tu No
  6. Amore Difficile Amore
  7. Come Ti Amavo Ieri
  8. Un Amore Vuol Dire
  9. Mai Mai, Valentina
  10. La Risposta al Ragazzo della Via Gluck
  11. Lo Sai che Tu Sei Bella
  12. Brava Brava
  13. Le Ore e le Stelle
  14. Ma Voi Ma Voi Ma Voi
  15. A'Pizza
  16. Ballata Du Suonne
  17. Il Ragazzo della Via Gluck
  18. E Allora Dai
  19. Al Bar Del Corso
  20. O Bella Ciao

 

 

 

 

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Questi Nostri Tempi (prosa)

 

Testo Questi Nostri Tempi (prosa) - 1995/1996

 

In uno dei miei rari momenti di lucidità, mi sono guardato allo specchio, e mi sono accorto che il mio pensiero, aveva bisogno di un lifting.
Al momento ho attribuito questa mia defaillance, a un mio precoce rincretinimento senile. Poi mi sono guardato intorno e... no non che mi sia sentito intelligente, però mi sono consolato.
Ecco ho capito, che un uomo oggi meno esprime il suo pensiero, meglio è. Tutt’al più può esprimere un parere. Ma i pareri si sa, sono come i coglioni. Ognuno ci ha i suoi.
E così, a poco a poco, in me é maturata l’idea che il mondo occidentale europeo, antica culla della civiltà, avrebbe proprio bisogno di un nuovo pensatore, fresco e pieno di vigore. No per carità, non intendo candidarmi. Non sono né fresco, né pieno di vigore. E soprattutto non sono un pensatore. Ho soltanto la sensazione che in questi nostri tempi, pensare voglia dire vivere, in un cimitero.
Eh sì, bisognerebbe ridar vita alla filosofia, che é morta poverina. Certo, una nuova filosofia che sappia illuminare la mente e riscaldare il cuore dell’uomo del duemila.
Solo che, filosofare oggi, così ridotti come siamo, é come, in una gelida giornata d’inverno, farsi addosso una pisciatina per sentire un po’ di teporino.

 

Dall'album E Pensare Che C'era Il Pensiero - tracce:

 

E Pensare Che C'era Il Pensiero 1995/1996 

 

PRIMO TEMPO 

  1. La Sedia Da Spostare (prosa)
  2. Mi Fa Male Il Mondo [prima parte]
  3. Questi Nostri Tempi (prosa)
  4. Isteria Amica Mia
  5. L'Equazione (prosa)
  6. Se Io Sapessi
  7. L'Abitudine
  8. La Realtà è Un Uccello (canzone-prosa)
  9. Qualcuno Era Comunista
  10. La Chiesa Si Rinnova (1995/1996)
  11. Io Come Persona

 

SECONDO TEMPO

  1. Un Uomo e Una Donna
  2. Sogno In Due Tempi (prosa)
  3. Canzone Della Non Appartenenza
  4. L'America
  5. E Pensare Che C'era Il Pensiero
  6. Quando Sarò Capace d'Amare
  7. Destra-Sinistra
  8. Mi Fa Male Il Mondo [seconda parte] (canzone-prosa)
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Bambolina

 

Testo Bambolina - 1959

 

Bambolina dimmi tu
bambolina dico a te
bambolina vieni qui
bambolina vieni non mi dire di no.

Quante volte m’hai giurato
t’amo amor
quante volte sei fuggita via da me
quindi ormai mi devi dire
se il tuo cuore non vuoi darmi più.

Perché io piango mi dispero 
son geloso di te
se sei lontana da me
perciò mi devi dire ciò
che tu vorresti perché
ti possa avere con me.

Bambolina dimmi tu
bambolina dico a te
bambolina vieni qui
bambolina vieni non mi dire di no.

Perché io piango mi dispero 
son geloso di te
se sei lontana da me
perciò mi devi dire ciò
che tu vorresti perché
ti possa avere con me.

Quante volte m’hai giurato
t’amo amor
quante volte sei fuggita via da me
quindi ormai mi devi dire
se il tuo cuore non vuoi darmi più.

Perché io piango mi dispero 
son geloso di te
se sei lontana da me
perciò mi devi dire ciò
che tu vorresti perché
ti possa avere con me.

Bambolina dimmi tu
bambolina dico a te
bambolina vieni qui
bambolina vieni non mi dire di no.

 

Presente negli album: 

 

Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane

  

Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970 

Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970

 
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Isteria Amica Mia

 

Testo Isteria Amica Mia - 1995/1996

 

Sono giù di morale 
questo mondo fa male
con la lira che oscilla 
che sbanda ogni giorno 
un inferno.

Io non so cosa fare l’Italia é allo sbando
io voglio morire aiuto sprofondo 
nel buio più nero.
Sono finto o sono vero 
Boh

Sono giù di morale
l’ho già detto ma é uguale
per fortuna ho trovato 
il mio schieramento 
son contento.

Io lo so mi conosco 
se credo al partito
mi esalto rinasco ritrovo il mio slancio 
do sfogo al mio istinto.
Sono vero o sono finto 
Boh

Oddio oddio son sempre più sgomento
nel mio cuore c’é uno schianto
si sputtana il parlamento ho anche pianto.

Oddio oddio lo Stato é disastrato
come sono preoccupato
per la mia democrazia.

Isteria 
per piccina che tu sia
Isteria 
siam rimasti solo noi 
amica mia.

Sono giù di morale
ma ho risolto il mio male
chi la pensa in un modo 
diverso si sbaglia 
che gentaglia.

Io li faccio a pezzetti 
li stritolo tutti 
li prendo a cazzotti 
gli cambio il cervello 
li lobotomizzo.
Sono vero o sono finto
Sono schizzo.

Non son mica pazzo
é che il mondo nascente 
mi fa un po’ vomitare
non capisco più niente 
ma mi devo schierare.

Com’è bello ritrovarsi in tanti a lottare fianco a fianco. Oh sì
Com’è bello avere dei nemici chiari precisi sicuri. Oh sì
Com’è bello sapere con certezza, quali sono gli uomini che fanno veramente il bene del nostro Paese. Oh sì

Dio come sono politico

Isteria 
per piccina che tu sia
Isteria 
siam rimasti solo noi
amica mia

Isteria amica mia
Isteria amica mia

 

Dall'album E Pensare Che C'era Il Pensiero - tracce:

 

E Pensare Che C'era Il Pensiero 1995/1996 

 

PRIMO TEMPO 

  1. La Sedia Da Spostare (prosa)
  2. Mi Fa Male Il Mondo [prima parte]
  3. Questi Nostri Tempi (prosa)
  4. Isteria Amica Mia
  5. L'Equazione (prosa)
  6. Se Io Sapessi
  7. L'Abitudine
  8. La Realtà è Un Uccello (canzone-prosa)
  9. Qualcuno Era Comunista
  10. La Chiesa Si Rinnova (1995/1996)
  11. Io Come Persona

 

SECONDO TEMPO

  1. Un Uomo e Una Donna
  2. Sogno In Due Tempi (prosa)
  3. Canzone Della Non Appartenenza
  4. L'America
  5. E Pensare Che C'era Il Pensiero
  6. Quando Sarò Capace d'Amare
  7. Destra-Sinistra
  8. Mi Fa Male Il Mondo [seconda parte] (canzone-prosa)
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L'Equazione (prosa)

 

Testo L'Equazione (prosa) - 1995/1996

 

E quando fuori dalla tua finestra il cielo si fa più grigio.
E quando dentro ai tuoi pensieri si insinua un senso di amarezza.
E quando avverti una crescente mancanza di energia.
E quando ti senti profondamente solo... ecco, quello è il giorno dell’appuntamento con il bilancio della tua vita. Generalmente non é un bel giorno... e non tanto perché il cielo si fa un po' più grigio... quanto perché tu, ti fai un po' più schifo.
Dunque: il lavoro, bè il lavoro non manca. Voglio dire, c'é anche chi ce l'ha. Ma in genere non gode. L'impegno sociale morale civile, mi viene da ridere. La salute finché uno ce l'ha non ci pensa. Non resta che l'amore, la sfera degli affetti dei sentimenti. Che forse dentro, é la cosa che conta di più. E poi quella almeno, ce la scegliamo da noi. Un disastro!
Ma se si fallisce sempre, ci sarà una ragione. Dov’è che si sbaglia? Eh? Colpa mia... colpa tua... no, io a quelle cose lì non ci credo. L’errore dev’essere prima. Non una cosa recente. Probabilmente da bambino, un errore che ha influenzato tutta la nostra vita affettiva. Chi lo sa? Forse, il famoso Edipo. Forse, mamma ce n'é una sola. Anche troppa. Oppure nonni, zii fratelli, insomma figure, fotografie dell'infanzia che rimangono dentro di noi per tutta la vita.
Sì, un errore innocente impercettibile, che poi col tempo si è ripetuto moltiplicato ingigantito, fino a diventare gravissimo, irreparabile.
Già, ma perché l’errore si ingigantisce? Dev’essere un po’ come quando a scuola, facevamo le equazioni algebriche. Cioè, tu fai uno sbaglietto una svista, un più o un meno, chi lo sa... E’ che poi te lo porti dietro, e nella riga sotto cominci già a vedere degli strani numeri. E dici, va bè tanto poi si semplifica. E poi numeri sempre più brutti più grossi, sgraziati anche. Addirittura enormi, incontenibili, schifosi.
 
E alla fine: X =  472.827.324 / √87.225.035 + C
E ora prova un po’ a semplificare.

Non c’è niente da fare. La matematica deve avere una sua estetica: X = 2. Bello, la semplicità.
Forse, per fare bene un’equazione é sufficiente avere delle buone basi. Ma per fare una storia d’amore vera e duratura, è necessario essere capaci di scrostare quella vernice indelebile, con cui abbiamo dipinto i nostri sentimenti.

 

Dall'album E Pensare Che C'era Il Pensiero - tracce:

 

E Pensare Che C'era Il Pensiero 1995/1996 

 

PRIMO TEMPO 

  1. La Sedia Da Spostare (prosa)
  2. Mi Fa Male Il Mondo [prima parte]
  3. Questi Nostri Tempi (prosa)
  4. Isteria Amica Mia
  5. L'Equazione (prosa)
  6. Se Io Sapessi
  7. L'Abitudine
  8. La Realtà è Un Uccello (canzone-prosa)
  9. Qualcuno Era Comunista
  10. La Chiesa Si Rinnova (1995/1996)
  11. Io Come Persona

 

SECONDO TEMPO

  1. Un Uomo e Una Donna
  2. Sogno In Due Tempi (prosa)
  3. Canzone Della Non Appartenenza
  4. L'America
  5. E Pensare Che C'era Il Pensiero
  6. Quando Sarò Capace d'Amare
  7. Destra-Sinistra
  8. Mi Fa Male Il Mondo [seconda parte] (canzone-prosa)
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