( una voce di donna fa un lungo discorso in cinese)
Nella penombra della scena la sveglia suona come sempre. L’attore ha un sobbalzo, non ha bisogno di vederci. Sa già dov’è la suoneria che deve arrestare. Leggi antichissime regolano minutamente i suoi gesti, la sedia è a ottanta centimetri, mezzo giro a destra, due passi avanti. Ogni secondo si stampa uguale, perfetto, senza sbavature. Tra pochissimo anche gli altri per¬sonaggi prenderanno posto, senza intaccare minimamente l’or¬dine prestabilito. Lui lo sa benissimo, il meccanismo regolato e perfettamente oleato della sua vita, non muta.