Grazie, grazie, no niente, stavo cercando un coniglio, si ci avevo un coniglio che vi volevo far vedere, mi interessava sapere cose ne pensavate. Chissà dov'è andato? Boh, pazienza, prima o poi uscirà da qualche parte.
Dunque, lo spettacolo di quest'anno è molto cambiato. Il cambiamento più essenziale, è che io l'anno scorso avevo un'altra camicia, e soprattutto non entravo in scena, con le luci accese parlando di un coniglio. A cosa serve questa grossa invenzione? Serve a stupire.
Al mio amico Adolfo, capitava molto spesso di venire a un appuntamento, non so, con una ruota di Volkswagen sotto il braccio.
Era un ragazzo strano che amava molto stupire. Alle donne non regalava mai fiori, no, un chilo di pere, due etti di formaggio. Un giorno sostituì il freno della macchina con un pedale di batteria, tum, morto. Sembrerà strano ma nessuno si è stupito. Ecco, anche davanti alle persone più stravaganti, dopo un po' tu sai sempre da quale parte fanno uscire il coniglio. Lo sai, zip zip, nessuna sorpresa.
Forse sarebbe meglio che una persona riuscisse a non raccontarsi troppo. Per dire, anch’io, ogni volta che mi incontro con qualcuno, tac, avverto subito, da parte di chi mi guarda, una percezione che mi viene ributtata addosso, e sapendo di essere percepito così, e magari anche accettato, non posso più stravolgere l'idea che si sono fatti di me. Voi non vi aspettereste mai, per esempio, che io adesso buttassi una bomba in platea eh, infatti non la butto.
Maledetti, sapete sempre da quale parte faccio uscire il coniglio. Guai a presentarsi, guai a raccontare la propria storia personale, sei bloccato. Cambiare diventa difficilissimo.