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Oh Bella Bambina

 

Testo Oh Bella Bambina - 1959

 

Oh bella ba oh bella ba mbina
Oh bella ba oh bella ba mbina
vorrei uscire questa sera con te.

Oh bella ba oh bella ba mbina
Oh bella ba oh bella ba mbina
se me lo chiedi ti dirò perché

Perché con te vicino più felice sarò
e tanta gioia in cuore finalmente avrò
ti stringerò a me
tanto vicino a me
finché dirai
baciami baciami baciami baciami amor.

Perché dell’amor mio io ti voglio dir
se non dirai di si tu mi farai impazzir
ti stringerò a me
tanto vicino a me
finché dirai
baciami baciami baciami baciami amor.

Oh bella ba oh bella ba mbina
Oh bella ba oh bella ba mbina
vorrei uscire questa sera con te.


Oh bella ba oh bella ba mbina
Oh bella ba oh bella ba mbina
Oh bella ba oh bella ba mbina
Oh bella ba oh bella ba mbina

 

Dall'album Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane - tracce: 

 

Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane

    

CD 1

  1. Ciao Ti Dirò
  2. Oh Bella Bambina
  3. Be Bop A Lula
  4. Non Dimenticar Le Mie Parole
  5. Buonanotte Tesoro
  6. Bambolina
  7. Geneviève
  8. Desidero Te
  9. Rock Della Solitudine
  10. L'alfabeto Del Cielo
  11. Non Arrossire
  12. La Ninfetta
  13. T'amo Così
  14. La Ballata Del Cerutti
  15. Suono Di Corda Spezzata
  16. Benzina e Cerini
  17. La Conchiglia
  18. Le Strade Di Notte
  19. Quei Capelli Spettinati
  20. Il Borsellino e La Valigia
  21. Patatina
  22. Una Fetta Di Limone
  23. Una Lettera
  24. Il Girasole Rosso
  25. La Cartolina Colorata
  26. Due Ninna Nanna
  27. Barbera e Champagne

 

CD 2

  1. Trani a Gogo
  2. Gli Amici
  3. Una Stazione in Riva al Mare
  4. Il Mio Amico Aldo
  5. La Mamma del Gino
  6. La Ballata del Pedone
  7. Goganga
  8. Le Nostre Serate
  9. Porta Romana
  10. Una Ragazzina
  11. Gli Imbroglioni
  12. Un Bacio a Metà
  13. Amore Mio
  14. Così Felice
  15. Noi Due Stupidi
  16. Grazie Tante
  17. C'è Una Cosa che Non Sai
  18. Il Sospetto
  19. E Giro, Giro
  20. Il Coscritto
  21. La Maglietta
  22. Amore Ti chiedo Un Favore
  23. Domani Ci Vediamo
  24. La Balilla
  25. Ferma Gli Occhi Nel Vuoto
  26. E la Città Non Lo Sa
  27. Torpedo Blu 
 

 

  • Creato il .

Be Bop A Lula

 

Testo Be Bop A Lula - 1959

 

Well Be Bop A Lula she's my baby 
Be Bop A Lula I don't mean maybe 
Be Bop A Lula she's my baby 
Be Bop A Lula I don't mean maybe 
Be Bop A Lula she's my baby doll, my baby doll, my baby doll. 


Well, she's the gal in the red blue jeans 
She's the queen of all the teens 
She's the woman that I know 
She's the woman that loves me so. 
Be Bop A Lula she's my baby 
Be Bop A Lula I don't mean maybe 
Be Bop A Lula she's my baby doll, my baby doll, my baby doll. 



Well Be Bop A Lula she's my baby 
Be Bop A Lula I don't mean maybe 
Be Bop A Lula she's my baby
Be Bop A Lula I don't mean maybe 
Be Bop A Lula she's my baby doll, my baby doll, my baby doll. 



Well, now she's the woman that's got that beat 
She's the woman with the flyin' feet 
She's the woman that walks around the store 
She's the woman that yells more, more, more, more. 
Be Bop A Lula she's my baby 
Be Bop A Lula I donВ№t mean maybe 
Be Bop A Lula she's my baby doll, my baby doll, my baby doll. 

 

Presente negli album: 

 

 Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane  

Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane

 

Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970 

Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970

 
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Non Dimenticar Le Mie Parole

 

Testo Non Dimenticar Le Mie Parole - 1959

 

Non dimenticar le mie parole
bamba tu non sai cos’è l’amore
è una cosa bella più del sole
più del sole dà calor.

Scende lentamente nelle vene
e pian piano giunge fino al cuor
nascono così le prime pene
con i primi sogni d’or.

Ogni cuore innamorato
si tormenta sempre più
tu che ancor non hai amato
forse non mi sai capire tu.

Non dimenticar le mie parole
bamba t’amo tanto da morir
tu per me sei forse più del sole
non mi fare mai soffrir.

Scende lentamente nelle vene
e pian piano giunge fino al cuor
nascono così le prime pene
con i primi sogni d’or.

Ogni cuore innamorato
si tormenta sempre più
tu che ancor non hai amato
forse non mi sai capire tu.

Non dimenticar le mie parole
bimba t’amo tanto da morir
tu per me sei forse più del sole
non mi fare mai soffrir.
Non mi fare mai soffrir.

 

Dall'album Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane - tracce: 

 

Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane

    

CD 1

  1. Ciao Ti Dirò
  2. Oh Bella Bambina
  3. Be Bop A Lula
  4. Non Dimenticar Le Mie Parole
  5. Buonanotte Tesoro
  6. Bambolina
  7. Geneviève
  8. Desidero Te
  9. Rock Della Solitudine
  10. L'alfabeto Del Cielo
  11. Non Arrossire
  12. La Ninfetta
  13. T'amo Così
  14. La Ballata Del Cerutti
  15. Suono Di Corda Spezzata
  16. Benzina e Cerini
  17. La Conchiglia
  18. Le Strade Di Notte
  19. Quei Capelli Spettinati
  20. Il Borsellino e La Valigia
  21. Patatina
  22. Una Fetta Di Limone
  23. Una Lettera
  24. Il Girasole Rosso
  25. La Cartolina Colorata
  26. Due Ninna Nanna
  27. Barbera e Champagne

 

CD 2

  1. Trani a Gogo
  2. Gli Amici
  3. Una Stazione in Riva al Mare
  4. Il Mio Amico Aldo
  5. La Mamma del Gino
  6. La Ballata del Pedone
  7. Goganga
  8. Le Nostre Serate
  9. Porta Romana
  10. Una Ragazzina
  11. Gli Imbroglioni
  12. Un Bacio a Metà
  13. Amore Mio
  14. Così Felice
  15. Noi Due Stupidi
  16. Grazie Tante
  17. C'è Una Cosa che Non Sai
  18. Il Sospetto
  19. E Giro, Giro
  20. Il Coscritto
  21. La Maglietta
  22. Amore Ti chiedo Un Favore
  23. Domani Ci Vediamo
  24. La Balilla
  25. Ferma Gli Occhi Nel Vuoto
  26. E la Città Non Lo Sa
  27. Torpedo Blu 
 
 
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Il Presente (prosa)

 

Testo Il Presente (prosa) - 1981/1982

 

Credo che sia giunto il momento di parlarvi del presente.
Per i filosofi, il presente non esiste, si sa. E forse hanno ragione, perché sicuramente c’è, il passato, e c’è il futuro. E il presente sarebbe fatto da, un po' di passato, e da un po' di futuro. Fatto stà che quando uno dice, ora, è già dopo, o prima. Chiaro, mica tanto insomma. Volevo dire, prima si stava male, ora, siamo messi male. Alcuni degli amici più cari, sono un po' scoppiati, altri si illanguidiscono in sane ginnastiche corpora¬li. In parlamento ce n’è uno... tutti gli altri sono in galera. 
E allora? Non c’è più l’interlocutore? No signori, dimenticavo i più geniali, siamo qui, noi i migliori. Intendo dire tutti quelli che sono riusciti a togliersi di dosso la pesantezza di qualcosa che ingombra, per dedicarsi allo smitiz¬zante. Si, perché di fronte all’idiozia dei vecchi moralisti, preferisco vedere l’uomo di cultura, che si fa fotografare nudo su un divano a fiori. E si, per questa sua capacità di saper vivere il gioco, sto parlando insomma, di quelli veramente colti, che con sottile ironia hanno riscoperto, l’effimero. Ecco che cos’è il presente, l’effimero. 
E devo dire che per della gente come noi che non crede più a niente è perfetto. Basta lamentarsi, la cosa più intelligente da fare, è quella di giocare d’astuzia, con i segnali del tempo.
Ma attenzione, perché, tra l’avere la sensazione che il mondo sia una cosa poco seria e il muovercisi dentro, perfettamente a proprio agio, esiste la stessa differenza che c’è tra l’avere il senso del comico e essere ridicoli.

 

Dall'album Anni Affollati - tracce:

 

Anni Affollati 1981/1982

 

PRIMO TEMPO

  1. Anni Affollati
  2. Il Presente (prosa)
  3. Gildo
  4. L'Ultimo Uomo (prosa)
  5. Al Termine Del Mondo
  6. L'Illogica Allegria
  7. La Masturbazione (prosa)
  8. '1981'

 

SECONDO TEMPO

  1. Pressione Bassa
  2. L'Anarchico (prosa)
  3. Il Sosia
  4. Il Dilemma
  5. Il Porcellino (prosa)
  6. Io Se Fossi Dio
  7. Il Futuro (prosa)
  8. L'Attesa 

 

 

  • Creato il .

Gildo

 

Testo Gildo - 1981/1982

 

Fu proprio là nella corsia di un ospedale 
che aprii gli occhi e vidi un letto accanto al mio
il primo giorno si ha una sensazione spiacevole e volgare 
e i piccoli disagi non fanno bene al cuore.

Ma la notte la notte 
aumenta lo spessore del dolore con le sue presenze
la notte il cuore è gonfio la notte 
e i lamenti dei malati riempiono le stanze.

Ma stranamente il giorno dopo 
prima che arrivino i parenti
si fa un poco di ironia persino sui lamenti 
e il letto accanto al mio
con dentro un uomo grosso e un po’ volgare 
diventa una presenza singolare.

Gildo come faccio mi vergogno dovrei andare
e Gildo il grosso Gildo mi insegna da sdraiato come devo fare 
e intanto a pochi metri di distanza
si fatica a respirare.

Sono le innocenti stonature di un salotto 
sono i piccoli fastidi i gesti un po’ meschini 
che fanno l’uomo veramente brutto.

Ma in ospedale dove la perdita è totale
dove lo schifo che devi superare 
è quello di aiutare un uomo a vomitare
dove non c’è più nessuna inibizione 
dal vomito al sudore alla defecazione 
allora salti il piano se lo sai saltare 
e entri in un altro reparto dell’amore.

Gildo io vorrei che all’insaputa delle suore
e Gildo il grosso Gildo mi passa di nascosto 
qualche cosa da mangiare
e intanto a pochi metri di distanza 
un uomo muore.

Si parla poco e piano per diverse ore
e a notte alta quell’ospite agghiacciante vien portato via 
e riprende indisturbato e noncurante il ritmo della corsia.

I piccoli disagi l’ho giù detto non fanno bene al cuore 
ma il senso della morte è sempre stato troppo forte 
Gildo non l’ho mai saputo immaginare
chissà perché improvvisamente diventa elementare. 
Potrà sembrare irriverente ma qualche ora dopo 
ridevamo tutti per niente.

Ma a scanso di fraintesi
non è il cinismo 
mestierante e fastidioso dei dottori
ma il senso della vita 
che ti spinge fuori.

Gildo mi dispiace son guarito devo andare
e Gildo che naturalmente mai più nella mia vita 
ci avrò il gusto di incontrare
nasconde questa volta con vergogna
il suo dolore.

Il cielo era azzurro e teso 
e le mie gambe strane senza peso
attraversavo il giardino tremante 
come in un sogno riposante.

Gli occhi delle nuove madri luccicavano
e i grossi seni sotto le vestaglie biancheggiavano
solitario avvertivo quel candore quell’aria di purezza 
e il cielo era azzurrino e c’era un po’ di brezza
e stranamente un senso d’amore 
che non so dire.

 

Presente negli album:

 

Anni Affollati

Anni Affollati 1981/1982

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

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