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Oh Mama!

 

Testo Oh Mama! - 1973/1974

 

E quando sei li, in ascensore. Schiacci l'ottavo, l'ascensore sale, lunghissimo, le porte di metallo le pareti di metallo il soffitto di metallo. E se si blocca? L'aria, mi manca l'aria.
Oh mamma!
E quando ti compri una bella macchina, nuova fiammante, e te la porti in un prato, e nel prato sei lì tu e lei. Soli. E te la lavi, e te la asciughi. 
Oh mamma!
E quando vai in giro per la strada sul marciapiede, e per terra ci sono, le giunture, le righe. Non voglio calpestare le righe. E allora metti il piede in un rettangolo, poi in un altro rettangolo. Poi vedi uno che ti guarda, e fingi che ti faccia male un piede. 
Oh mamma!
E quando sei a letto la sera tutto spento no, stai per addormentarti, ti viene un dubbio. Il gas, avrò spento il gas? Sai che non mi ricordo, meglio andare a vedere. Allora ti alzi accendi la luce vai in cucina guardi il gas. Spento. Bene, torni in camera spegni la luce, vai sotto le coperte, stai per addormentarti. Ma avrò visto bene che è spento? Magari era così e io l'ho visto così è un momento insomma, meglio tornare a controllare.
Allora ti alzi accendi la luce vai in cucina, guardi il gas. Spento. Meno male, adesso, io lo apro, e lo spengo, e adesso son sicuro che l'ho spento. Giuro che l’ho spento! L’ho spento.
Torni in camera spegni la luce vai sotto le coperte, ti alzi accendi la luce vai in cucina, torni in camera vai in cucina. E alle cinque di mattina, ti addormenti sul frigorifero, col gas aperto. Oh mamma!
Ecco, quando si arriva a questi punti, il gas l'ascensore  le righe, qualcos’altro è lo stesso,  tutti c’abbiamo qualcosa, da chi vai eh? Chi ti salva? Chi ti aiuta? Il prete?  Lo stregone?  Lo psicologo?  L'analista?

 

Presente negli album:

 

Far Finta Di Essere Sani

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

 

  • Creato il .

L'Elastico

 

Testo L'Elastico - 1973/1974

 

Disteso sopra il letto 
non so bene da che parte cominciare 
la stanza è in silenzio
s'è sentito il clic di un registratore.
 
Perché io sono qui che sono venuto a fare
mi dispiace non ne sento più il bisogno 
non so che cosa dire cosa posso raccontare 
una storia o forse un sogno
 
Me dentro di me 
dentro di me dentro di me
Me dentro di me 
dentro di me dentro di me
 
Mi ricordo che correvo il mio corpo mi seguiva 
era un corpo primitivo e la mente lo tirava
la mia mente che trascinava 
il mio corpo nudo eravamo in due 
e fra me e me un elastico
 
Me fuori di me 
fuori di me fuori di me
Me fuori di 
me fuori di me fuori di me
 
Era mio quel corpo umano che a fatica mi seguiva 
e chiedeva di andar piano ma la mente continuava
ed il corpo che mi sembrava così pesante come faticava 
trascinato da un elastico.
 
Dio che senso di paura vedere il filo teso 
già vicino alla rottura non tiene più l'elastico 
non tiene più l'elastico di colpo fuori e dentro.
Lo schianto
 
Un bambino s'è spezzato 
non spingete mi fate male 
Non posso uscire c'è troppo buio voi 
voi mi schiacciate contro il muro
 
Lui camminava senza filo 
ho paura di morire 
aveva visto un sole nero
 
Non mi possono toccare 
io sono dentro a una bottiglia 
son chiuso dentro non voglio uscire 
c'è troppo spazio fra me e me
 
Mi sento fuori di me 
la mia testa fuori di me 
il mio corpo fuori di me
 
La mia mente galleggiava in una strana dimensione 
e mi ricordo con paura di una lucida visione
il mio corpo così lontano come fosse morto 
era abbandonato non c'era più l'elastico.
 
Me fuori di me 
fuori di me fuori di me
 
Me fuori di me 
fuori di me fuori di me
 
Me fuori di me
fuori di me fuori di me

 

Presente negli album:

  

Far Finta Di Essere Sani 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

Anche Per Oggi Non Si Vola

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

 

  • Creato il .

Gli Omini (prosa)

 

Testo Gli Omini (prosa) - 1973/1974

 

Noi, che siamo gli omini, che stanno nella testa. Noi guidiamo gli omini, che stanno nel
corpo. 
Noi sappiamo valutare sappiamo giudicare, quello che si deve, e quello che non si deve fare, e respingiamo le assurde richieste degli omini del corpo, che pretendono di partecipare di amare di emozionarsi di sentire. Ma come possono sentire, se non sanno capire. Noi siamo preparatissimi. A volte ci presentiamo, melliflui e supplicanti, altre volte comprensivi e accomodanti, altre volte, duri. Noi, uomini del cervello, noi rompiamo ogni vincolo, e liberi dalle frenanti esigenze corporali, noi.
Un mastino un mastino nero lucido metallico, un cane mastino, con un occhio solo vitreo in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone, dall’occhio del mastino parte un fascio di luce, intensa verdastra elettrica.

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

  • Creato il .

Quello Che Perde i Pezzi

 

Testo Quello Che Perde i Pezzi - 1973/1974

 

Il polpaccio, nella mia vita non è determinante, ne posso benissimo fare a meno. 
Quando mi è caduto, non me ne sono neanche accorto.
 
Ahi ahi ahi ahi
 
Perdo i pezzi ma non è per colpa mia 
se una cosa non la usi non funziona 
ma che vuoto se un ginocchio ti va via
che tristezza se un'ascella ti abbandona.
 
Che rimpianto per quel femore stupendo 
ero lì che lo cercavo mogio mogio 
poi dal treno ho perso un braccio 
salutando mi dispiace che ci avevo l'orologio.
 
Che distratto, perdo sempre tutto.
 
Passeggiavo senza stinchi col mio amore 
ho intravisto nei suoi occhi un po' d'angoscia
io l'amavo tanto e ci ho lasciato il cuore 
ci ho lasciato già che c'ero anche una coscia.
 
A una festa con gli amici ho perso un dito 
ve l'ho detto di non stringermi la mano 
son rimasto un po' confuso e amareggiato 
quando ho visto le mie chiappe sul divano.
 
Ahi ahi ahi ahi
 
Che routine, che poi uno si smonta eh. 
Guarda quello lì ci ha ancora una tibia
che invidia.
 
C'è qualcuno che comincia a lamentarsi 
c’è disordine in città io lo capisco 
tutto pieno di malleoli e metatarsi 
a momenti scivolavo su un menisco.
 
Oramai io camminavo con il petto 
c'era uno senza pancia un po' robusto 
era fermo e mi guardava con sospetto 
solidale ci ho lasciato mezzo busto.
 
Ahi ahi ahi ahi
 
Come tutti perdo i pezzi piano piano
c’è di buono che ragiono molto bene
ora ci ho praticamente un gran testone 
e un testicolo per la riproduzione.
 
Ahi
 
Che disagio che umiliazione
Va beh, vorrà dire che non farò sport.
 
Ahi!

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

  • Creato il .

E Giuseppe? (prosa)

 

Testo E Giuseppe? (prosa) - 1973/1974

 

E Giuseppe? No, no Giuseppe è un nostro amico no, che io non vedo da un sacco di tempo. Lui sta lì, abita lì vicino. Lo vede praticamente tutti i giorni. Ho saputo che è stato male, che ha avuto dei casini, gravi, anche la moglie, cose così proprio, va beh, allora vedo e gli dico, scusa, come sta Giuseppe?
E lui: “Vedi, il capitalismo nella misura in cui è costretto a reprimere i focolai si scontra con le sue contraddizioni interne”  Si dico, è giusto, ma io adesso dicevo Giuseppe, ho saputo che. “Ah” fa lui, “ormai lo sanno tutti, sì lo sanno tutti, la CIA ha avuto il peso che ha avuto nel golpe” Sì, sono d'accordo, no no sono, ma io adesso dicevo Giuseppe, Giu.. “ah ma allora tu non hai seguito, è chiaro non hai seguito. Dayan usa i phantom degli americani, gli arabi hanno i SAM-6 lancia missili, che i russi hanno dato a Sadat”. Ma scusa, non era un tuo amico? “Chi Sadat?” Ma no, Giuseppe.
“Ma che importanza vuoi che abbia Giuseppe “ mi fa lui, “di fronte al Vietnam, alla Cambogia. Io soffro per altre cose. Mi fa male il mondo”
Gli fa male il mondo? A me mi fa male Giuseppe, la moglie ...

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

  • Creato il .