Noi, che siamo gli omini, che stanno nella testa. Noi guidiamo gli omini, che stanno nel
corpo.
Noi sappiamo valutare sappiamo giudicare, quello che si deve, e quello che non si deve fare, e respingiamo le assurde richieste degli omini del corpo, che pretendono di partecipare di amare di emozionarsi di sentire. Ma come possono sentire, se non sanno capire. Noi siamo preparatissimi. A volte ci presentiamo, melliflui e supplicanti, altre volte comprensivi e accomodanti, altre volte, duri. Noi, uomini del cervello, noi rompiamo ogni vincolo, e liberi dalle frenanti esigenze corporali, noi.
Un mastino un mastino nero lucido metallico, un cane mastino, con un occhio solo vitreo in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone, dall’occhio del mastino parte un fascio di luce, intensa verdastra elettrica.