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La Dentiera

 

Testo La Dentiera - 1973/1974

 

La dentiera. Storia seria, non si ride. La stanza è buia, ci sono già stato, strano, la stanza di un malato cambia, le cose le bottiglie, trovano sempre non si sa bene come, la forza di invecchiare. C’è una specie di morte in tutto, ma allegra, leggera. Sto morendo, ripete lui, con calma però. Mi dispiace per il cavedano. Il cavedano, bel pesce eh, quando sei lì che abbocca non abbocca, una volta un pensiero del genere mi aveva messo un senso di colpa, come sono maturato. 
Sto morendo, ripete lui, sempre con calma, è già tardi, io devo essere sul lago prima delle sette, il cavedano mangia solo dalle sette alle otto. Per fortuna che giù in macchina ciò già le canne e i vermi. Una volta, quando vedevo uno che moriva mi commuovevo, “vedrai andremo con la barca dove il mare è alto in mezzo ai pescecani, vedrai” Non lo posso mica portare in mezzo ai pescecani. Lui muore, e già che son qui mi metto a pensare, non a lui, alla morte in genere, cioè, come deve morire uno per essere giusto? Giusto col suo personaggio, e allora mi vedo davanti, Francesca Bertini, attaccata alle tende, con la tosse, tisica. Giusto. Henry Miller, cancro, perfetto. E, e Albertazzi, tutto bianco, anziano, a Chianciano. E Nazzari, si Amedeo Nazzari, mentre fa un carosello tutto contornato da giovani, e allora ragazzi, Pino silvestre si una doccia, basta una doccia, pum. E Fellini, Federico Fellini si, il fuoco di Sant’Antonio. Tutto pieno di pus di foruncoli, bello. Giusto. E La Malfa, dissenteria. E Roberspierre, Erasmo da Rotterdam, Hitler, saranno morti giusti? La gente riesce a fregarti anche nel modo di morire, tz tz, non ho mica le idee chiare sulla morte. Sul cavedano si. Certe moschine, zic. Macché lui non si decide, tuttavia l’aria, l’aria ci rientra maledizione. Intanto dietro la porta la moglie ci sta spiando, la conosco bene quella lì. Una roba che avrei voglia di andare lì e farle, pum. Lei mi fa:  “bisognerebbe che gli facesse togliere la dentiera, disturba la respirazione” generosa a volte. “ Ma non è meglio che glielo dica lei?” “ No no, per carità” mi risponde, “ da trent’anni so che porta la dentiera, ma non ha mai voluto dirmelo. Lui non sa che io so”. Rientro piano nella stanza, mi accosto al letto gli consiglio di toglierla. con l’ultimo fiato mi risponde: “non ho mai avuto la dentiera”. Civetteria. Si è artisti con quel che si trova. Intanto nel corridoio la moglie è furente, mi rimprovera per la dentiera come se fosse per colpa mia, “era d’oro era d’oro lo so io quanto l’aveva pagata. Impalcatura avvitamenti articolazioni perfette, collegamenti lamelle finissime d’oro di platino, stupenda preziosa eccezionale, non ne fanno più così.” Una bella grana. Non sono riuscito a levargliela, sto quasi per ritentare ma lui rantola, agonizza, sta per chiudere gli occhi. E’ finito, finito. Temperatura, trentanove e sette. Pulsazioni, centodue. Pressione, sessanta. Umidità relativa sessantasette e cinquantadue %. E’ tardi, è tardi. Il cavedano ormai.

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

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Dall'Altra Parte del Cancello

 

Testo Dall'Altra Parte del Cancello - 1973/1974

 

Ho visto un uomo matto
è impressionante come possa fare effetto 
un uomo solo abbandonato dimenticato 
dietro le sbarre sempre chiuse di un cancello.
 
Noi fuori dal cancello noi che siamo normali 
noi possiamo far tutto 
noi che abbiamo la fortuna di esser sani
noi ragioniamo senza perdere la calma 
col controllo di noi stessi senza orribili visioni.
 
Noi siamo sani noi siamo sani
noi siamo fuori dai problemi della psiche 
sempre in pace col cervello e con i nostri sentimenti 
così normali i nostri gesti equilibrati 
non danneggiano nessuno sempre lucidi e coscienti.
 
Noi siamo sani noi siamo sani 
noi siamo normali noi che sappiamo 
di contare sul cervello 
siamo sicuri siamo forti siamo interi 
e noi dall'altra parte del cancello.
 
Un uomo lo sguardo fisso
un uomo solo alla ricerca di se stesso 
un uomo a pezzi così impaurito così bloccato 
dietro le sbarre sempre chiuse di un cancello.
 
Noi fuori dal cancello noi che siamo normali 
noi possiamo far tutto 
noi che abbiamo la fortuna di esser sani
possiamo avere un buon lavoro 
una famiglia sempre unita 
un'esistenza piena di rapporti umani.
 
Noi siamo sani noi siamo sani 
noi siamo normali noi che abbiamo gli strumenti 
per poterci realizzare con un titolo di studio
si può viaggiare si può avere il passaporto 
la patente il porto d'armi e la domenica allo stadio.
 
Noi siamo sani noi siamo sani 
noi siamo normali 
noi che sappiamo di contare sul cervello 
noi prepariamo i nostri figli per domani.
 
E noi da quale parte del cancello
da quale parte del cancello
 
siamo proprio normali noi possiamo fare tutto
noi che abbiamo la fortuna di essere sani
noi ragioniamo senza perdere la calma
col controllo di noi stessi senza orribili visioni
 
noi siamo sani noi siamo sani
noi siamo normali noi che abbiamo gli strumenti 
per poterci realizzare con un titolo di studio si
si può viaggiare si può avere il passaporto 
la patente il porto d'armi e la domenica allo stadio.
 
Noi siamo sani noi siamo sani
noi siamo normali
noi che sappiamo di contare sul cervello
noi prepariamo i nostri figli per domani
e noi da quale parte del cancello
da quale parte del cancello
 
Siamo proprio normali noi possiamo fare tutto
noi che abbiamo la fortuna di esser sani
possiamo avere un buon lavoro 
una famiglia sempre unita 
un'esistenza piena di rapporti umani.
Noi siamo sani noi siamo normali 
noi siamo sani noi siamo normali
noi siamo sani
 
Gooool

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

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Le Marcie Dei Colitici

 

Testo Le Marcie Dei Colitici - 1973/1974

 

All'oppressione, allo sfruttamento alla violenza, ognuno reagisce come può. C'è chi soffre, chi si dispera, chi si ribella. A me
 
E’ venuta la colite 
c’ho lo spasmo intestinale 
forse non ci crederete 
ma non è un caso personale
 
Non digerisco nemmeno il sistema 
non so se capite l'urgenza 
siamo già in molti è un grosso problema 
la nostra colite che avanza.
 
E noi colitici
che siamo tutti un po' psicosomatici 
sensibili ai problemi più drammatici 
degli stomaci
non con la mente ma visceralmente 
abbiamo i nostri slanci.
 
coro: e noi colitici
che siamo tutti un po' psicosomatici 
sensibili ai problemi più drammatici 
degli stomaci
 
Non con la mente ma visceralmente 
abbiamo i nostri slanci.
 
Gastritici, ulcerosi, stitici, e psicosomatici in genere, lasciate a casa le vostre antispasmine, i lassativi e le citrosodine, e seguiteci. Siamo l'avanguardia, l'avanguardia colitica!
 
Noi che abbiamo la colite 
noi ci siamo ribellati 
forse non ci crederete 
ma siamo coliticizzati
 
Il movimento ha una linea speciale 
basata su un gruppo d’azione 
e sui volantini di carta sottile 
parliamo di rivoluzione.
 
 
E noi colitici
un po' individualisti ma simpatici
insieme diventiamo più politici 
ma democratici
ci organizziamo ed uniti marciamo 
sicuri del successo
 
coro: e noi colitici
un po' individualisti ma simpatici
insieme diventiamo più politici 
ma democratici
 
Ci organizziamo ed uniti marciamo 
sicuri del successo sicuri del successo
al cesso.

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

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Le Caselle (prosa)

 

Testo Le Caselle (prosa) - 1973/1974

 

Io con un cervello come il mio non ho paura di niente. 
Tutto previsto, ogni situazione, qui, una casella. Ho faticato eh, fin da bambino non so, per esempio, uno mi dava un pugno, io niente. Lì per lì pum, lo prendevo. Poi andavo a casa, ci pensavo bene, e tic una casellina. Certo, per saper cosa fare. Infatti il giorno dopo tornavo lì, e lui pum, calcio. Benissimo un’altra casella. Si perché quando una cosa non la conosci ti capita improvvisa, non prevista, tipo “ mani in alto”. Tu che fai eh? Ce l’hai la casella? Allora te la fai. Me le son fatte tutte. Ogni situazione, qui un sunto. Il Bignami dell’uomo, ecco chi sono. Ohè, non sono mica schematico eh, no, sono prudente. Le mie caselle me le tengo ordinate, numerate, sempre a posto, così per ogni occasione c’ho pronta la sua risposta anche figurata, per ogni casella una faccia. Funerale? Clac. Matrimonio, clac. Un bambino, clic. L’amore romantico clac, carnale? Cloc. Sembro un view master. C’è solo un momento la sera, in quell’attimo che sei, tra il sonno e non ancora no, ecco, ho l’impressione che il mio l’archivio... L’inconscio non mi è congeniale. Non vorrei mai addormentarmi. L’unica cosa che mi frega è il sonno, sì, si perché magari sei lì no, eccitato. Veli bianchi bocche meravigliose cosce bellissime. Sei sempre più eccitato gli oggetti si accavallano spalle reggiseni, poi ancora veli piume dissolvenza. Tac, ti viene in mente un tassista. Che fai? Ormai sei lì, lo ami. Amare un tassista, non era nelle mie caselle.
Si, ma non c’e mica da allarmarsi eh, io non ho di queste preoccupazioni. Sì d’accordo, in un sogno può succedere di tutto, ma nella vita normale, io sono a posto.

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

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Un'Emozione

 

Testo Un'Emozione - 1973/1974

 

Io non appartengo a niente 
figuriamoci all'amore 
Il mio amore è solamente quello che ti do
a volte cresce il mio bisogno di inventare
ma come faccio a tirar fuori quello che non ho
 
Un'emozione non so che cosa sia
ma ho imparato che va buttata via.
Dolce prudenza ti prego resta ancora con me
da troppo tempo non soffro grazie a te.
 
Un'emozione lo so esiste ancora 
ma ho imparato che può non esser vera. 
La mia prudenza mi dice non fidarti di lei
io per averla chissà cosa darei.
 
Una mano una mano di donna appoggiata sul viso 
il mio viso è fermo la pelle di una mano 
con dentro piccole vene intrecciate 
la mano di una donna sul mo corpo lontano.
 
La bocca la bocca si fa più vicina per un contatto 
controllo il gesto ed ora siamo sul letto 
una spallina che cade da sola
e nel silenzio solo i nostri corpi in contatto.
 
La mia mano meccanica con gesti un po' studiati
si muove più in fretta ed ora siamo attaccati 
Si è stabilita un'intesa perfetta controllo il mio corpo 
ne studio l'entusiasmo amore l'orgasmo.
L’orgasmo
 
Un'emozione non so che cosa sia
ma ho imparato che va buttata via.
Dolce prudenza ti prego resta ancora con me 
da troppo tempo non vivo grazie a te.
 
Grazie a te, prima di muovermi ci penso, leggo mi informo, mi documento. E dopo sì che sono giusto, corretto ideologicamente perfetto.

 

Dall'album Far Finta Di Essere Sani - tracce:

 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione
  2. Far Finta Di Essere Sani
  3. La Natura
  4. Cerco Un Gesto Naturale
  5. La Famiglia (prosa)
  6. La Comune
  7. Algebra
  8. Lo Shampoo
  9. Le Palline (prosa)
  10. Il Dente Della Conoscenza
  11. L'impotenza
  12. E' Sabato
  13. Il Narciso
  14. La Dentiera
  15. Dall'Altra Parte del Cancello

 

SECONDO TEMPO

  1. Le Marcie Dei Colitici
  2. Le Caselle (prosa)
  3. Un'Emozione
  4. Un'Idea (1973/1974)
  5. Oh Mama!
  6. L'Elastico
  7. Gli Omini (prosa)
  8. La Presa Del Potere (1973/1974)
  9. Quello Che Perde i Pezzi
  10. E Giuseppe? (prosa)
  11. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  12. Il Muro (prosa)
  13. La Libertà
  14. La Nave
  15. Finale (prosa)
  16. Al Bar Casablanca (bis)

 

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