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Il Pelo (prosa)

 

Testo Il Pelo (prosa) - 1997/1998 1998/1999 1999/2000

 

Ricordo, che tanti tanti anni fa, io dicevo: ” Sono un uomo felice. Forse la felicità non esiste. Diciamo che sono un uomo sereno: mi basta veramente così poco! Pensate: io non ho niente!”
- Io non ho niente
- io non ho niente
- io non ho niente
- io ho un pelo! 
Eh già, lui ha un pelo. Chissà cosa se ne fa poi di un pelo. Lui ha un pelo... e io non ho niente. Devo ammettere che un pelo, è un pelo, ce chi ce l’ha e chi non ce l’ha. Io per eempio, non ce l’ho, che a pensarci bene, un pelo mi sarebbe anche utile. Bisogna che me lo procuri... Io devo avere un pelo! Iaaaahhhh! Io ho un pelo.
- io ho un pelo
- io ho un pelo
- io ho un pelo
- io ho dieci peli!
Beato lui che ha dieci peli, no per carità, io non mi lamento. Io il mio pelo ce l'ho! Certo che uno che ha dieci peli... é già in un'altra posizione eh.
Uno con dieci peli ha praticamente risolto. Dieci peli... sono già una peluria! Bisogna che me li procuri. Io devo avere dieci peli! Iaaaahhhh!  Io ho dieci peli
- io ho dieci peli
- io ho dieci peli
- io ho dieci peli
- io ho cento peli
Maledizione! Lui ha cento peli. E io sono stanco, distrutto, non ce la faccio più. Ma resta il fatto che lui ha cento peli e io ne ho dieci. E dieci peli oggi cosa sono... non sono più niente... sono una miseria... 
- noi abbiamo cento peli - noi abbiamo mille peli - noi abbiamo centomila peli - noi abbiamo un milione di peli
Devo farcela, devo reagire. Anch'io devo avere tanti peli. Per me, per i miei figli. Anch'io avrò tanti peli, anch'io! Anch'io! Anch’io!

 

Dall'album Un'Idiozia Conquistata a Fatica - tracce:

 

Un'Idiozia Conquistata a Fatica 1997/1998 1998/1999 1999/2000 



 CD 1 

  1. L'Ingenuo [prima parte] (prosa)
  2. Il Luogo Del Pensiero
  3. Il Successo (prosa)
  4. Il Filosofo Overground
  5. La Stanza Del Bambino (prosa)
  6. Il Grido
  7. Quello Che Perde Tutto (prosa)
  8. La Legge
  9. Secondo Me La Donna
  10. Proposito d'Amare
  11. Incontro (prosa)
  12. Io Conto
  13. L'Azalea (prosa)
  14. Il Potere Dei Più Buoni
  15. Il Pelo (prosa)
  16. Il Mercato (canzone-prosa)

 

CD 2

  1. I Barbari
  2. La Stanza Del Bambino (prosa)
  3. Valentina
  4. Secondo Me Gli Italiani (prosa)
  5. Chissà
  6. La Famiglia
  7. Che Bella Gente (prosa)
  8. Spettacolo Puro
  9. Mi Vedo
  10. La Democrazia (prosa)
  11. Il Conformista
  12. L'Ingenuo [seconda parte] (prosa)
  13. Una Nuova Coscienza (canzone-prosa)
  • Creato il .

Dormi Piccino

 

Testo Dormi Piccino - 1960

 

Dormi piccino piccino bello
mentre il tuo babbo
col grimaldello sta penetrando
in un’officina
a scopo di furto e di rapina.

Chiudi gli occhietti sul materasso
mentre il tuo babbo
fa il furto con scasso
un suo compagno gli fa da palo
se il colpo riesce ti porta un regalo.

Un bel motore tutto di ghisa
che sta smontando giù alla Bovisa
per la miseria un bullon non vien via
e nei paraggi c’è la polizia.

Il tempo passa certo è un bel guaio
su vien dal babbo verso il pollaio
dormi piccino che domattina 
al tuo risveglio avrai una gallina.

 

Dall'album Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970 - tracce: 

 

Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970

CD 1

  1. Ciao Ti Dirò
  2. Be Bop A Lula
  3. Buonanotte Tesoro
  4. Bambolina
  5. Geneviève
  6. Non Arrossire
  7. Zitto Prego!
  8. La Ballata Del Cerutti
  9. Suono Di Corda Spezzata
  10. Dormi Piccino
  11. Una Fetta Di Limone
  12. Benzina e Cerini
  13. Le Strade Di Notte
  14. Una Lettera
  15. La Cartolina Colorata
  16. La Conchiglia
  17. Trani a Gogo
  18. Gli Amici
  19. Una Stazione in Riva al Mare
  20. La Mamma del Gino
  21. Povera Gente
  22. Una Ragazzina
  23. Goganga
  24. Le Nostre Serate
  25. Porta Romana

CD 2

  1. Gli Imbroglioni
  2. Un Bacio a Metà
  3. La Ballata del Pedone
  4. Così Felice
  5. Il Sospetto
  6. E Giro, Giro
  7. La Maglietta
  8. Domani Ci Vediamo
  9. La Balilla
  10. Noi Due Stupidi
  11. Il Coscritto
  12. Amore Ti chiedo Un Favore
  13. Ferma Gli Occhi Nel Vuoto
  14. E la Città Non Lo Sa
  15. Lettera dalla Svizzera
  16. Gli Anni che Verranno
  17. Amore Difficile Amore
  18. Un Amore Vuol Dire
  19. Pieni Di Sonno
  20. Mai Mai, Valentina
  21. La Risposta al Ragazzo della Via Gluck
  22. Le Ore e le Stelle
  23. Ma Voi Ma Voi Ma Voi
  24. A'Pizza
  25. Snoopy Contro il Barone Rosso

 

CD 3

  1. E Allora Dai
  2. La Libertà di Ridere
  3. Suona Chitarra
  4. Un Uomo Che Dal Monte
  5. La Vita Dell'Uomo
  6. Immagini
  7. La Corsa
  8. Torpedo Blu 
  9. Il Truccamotori
  10. Ma Pensa Te
  11. Sai Com'è, No Com'è
  12. La Chiesa Si Rinnova
  13. Eppure Sembra un Uomo
  14. Com'è Bella la Città
  15. Il Riccardo
  16. Chissà Dove Te Ne Vai
  17. Donna Donna Donna
  18. La Moda Del Varietà
  19. Barbera e Champagne
  20. Vola Vola: il Signor G e Le Stagioni
  21. L'Ultima Bestia
  22. Oh Madonnina Dei Dolori
  23. I Bambini Stanno Benissimo
  24. Il Gatto Si Morde La Coda
  25. Papà Radio

 

  • Creato il .

Il Mercato (canzone-prosa)

 

Testo Il Mercato (canzone-prosa) - 1997/1998 1998/1999 1999/2000

 

Voce fuori campo: il mercato dei cambi è ancora in fibrillazione per l’apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro. Ieri la valuta giapponese …


Il mercato è un mammifero strano 
senza niente di umano è una cosa che cresce
che ogni giorno diventa più grosso 
una crescita abnorme smisurata tutta forme 
come una donna sempre incinta di se stessa.

Il mercato è un neonato opulento 
ossequiato dal mondo è un bamboccio gonfiato 
che ingrassa anche senza nutrice 
non ha alcun bisogno né di cibo né di sogno 
siamo noi tutti la sua grande incubatrice.

La chitarra suonava 
ogni nota passava straziante dal petto e dal cuore
era un urlo di rabbia 
però stranamente era anche un canto d’amore

Era un ritmo così sconvolgente 
per il corpo per la mente
e la sala scoppiava di gente e di grande allegria
quella notte era mia.

La chitarra suonava 
senza smettere mai 
ed ognuno di noi si sentiva così liberato
senza rendersi conto 
che anche lì si imponeva la follia del mercato

G. coro: il mercato è il demonio il mercato è Dio.
G. coro: il mercato è il demonio il mercato è Dio.

Il mercato è uno squalo gigante 
sempre più onnipotente  
così bieco e spietato non ha impedimenti morali 
ha travolto il nemico nella furia del suo gioco 
uno alla volta si è sbranato gli altri squali.

Il mercato è un ordigno innescato 
un circuito completo 
è la grande invenzione è l’atomica dei più potenti
è una competizione tra le più disumane 
senza pietà per il massacro dei perdenti.


La mia moto correva 
il mio corpo vibrava felice più forte del vento 
è una grande emozione 
sentirsi immortali anche fosse in un solo momento

Era un senso di grande furore che è difficile da spiegare 
io volevo mordevo l’asfalto ero come in balia 
di una grande euforia.

La mia moto correva ero solo al comando
mi sentivo fuori dal mondo così realizzato
senza rendermi conto che anche in me stravinceva 
la follia del mercato.

G. coro: il mercato è il demonio il mercato è Dio.
G. coro: il mercato è il demonio il mercato è Dio.


Lui. Lui il mercato, è dovunque. Niente gli sfugge. È avido e insaziabile, non si accontenta mai. È Lui, che determina tutto con la sua quotidiana  presenza. Gli scontri politici sono diventati un lusso, un gioco da salotto, non c’è individuo né formazione politica che possa opporsi alla logica di questo grande invisibile burattinaio, che tira le fila del nostro mondo.
Ma se un giorno Lui di colpo sparisse? Se di colpo ci trovassimo esclusi da questo meccanismo perfetto così al da fuori di qualsiasi morale? In fondo è Lui, che ha realizzato i sogni dei nostri padri procurandoci benessere e ricchezza. Non c'é niente da fare, oggi come oggi un paese che rifiuta la sua logica, rischia di diventare un paese povero.
Un paese che l'accetta con allegria, non solo rischia l’aumento dello squilibrio nella distribuzione della ricchezza, ma peggio ancora, l'annientamento totale delle coscienze.
Insomma, un uomo oggi non ha neanche la possibilità di schierarsi decisamente a favore, o contro di Lui. Incredibile! 
Forse, forse se lo si sa, se ne si è consapevoli, si può praticare questa realtà, senza pretendere di risolvere le cose con un sì o con un no. Ecco la grande sfida; allenarsi a vivere senza certezze, con la certezza che qualche cosa possa nascere da questa nostra contraddizione.
Allora forse, magari a fatica, troveremo altre risorse, allora forse si ritorna a sognare, a pensare, perché l’individuo non muore, 
resiste fra tanto frastuono
e si muove nel dubbio 
che in fondo è da sempre 
il destino dell’uomo.

E pian piano ritorni a esser vivo
più presente più reattivo 
la tua mente rivede affiorare in un mondo sommerso
un percorso diverso.

L’individuo non muore 
cerca nuovi ideali  
e riprova l’antica emozione 
di avere le ali di avere le ali

coro: il mercato è il demonio 
il mercato è Dio. (continua in sottofondo)

Di avere le ali
di avere la ali
di avere le ali.

 

Dall'album Un'Idiozia Conquistata a Fatica - tracce:

 

Un'Idiozia Conquistata a Fatica 1997/1998 1998/1999 1999/2000 



 CD 1 

  1. L'Ingenuo [prima parte] (prosa)
  2. Il Luogo Del Pensiero
  3. Il Successo (prosa)
  4. Il Filosofo Overground
  5. La Stanza Del Bambino (prosa)
  6. Il Grido
  7. Quello Che Perde Tutto (prosa)
  8. La Legge
  9. Secondo Me La Donna
  10. Proposito d'Amare
  11. Incontro (prosa)
  12. Io Conto
  13. L'Azalea (prosa)
  14. Il Potere Dei Più Buoni
  15. Il Pelo (prosa)
  16. Il Mercato (canzone-prosa)

 

CD 2

  1. I Barbari
  2. La Stanza Del Bambino (prosa)
  3. Valentina
  4. Secondo Me Gli Italiani (prosa)
  5. Chissà
  6. La Famiglia
  7. Che Bella Gente (prosa)
  8. Spettacolo Puro
  9. Mi Vedo
  10. La Democrazia (prosa)
  11. Il Conformista
  12. L'Ingenuo [seconda parte] (prosa)
  13. Una Nuova Coscienza (canzone-prosa)
  • Creato il .

Povera Gente

 

Testo Povera Gente - 1962

 

Povera gente povera gente
che ripete le stesse parole
che non sa cosa dice

Povera gente povera gente
che trascorre la vita a sperare
che non vive già più

Anch’io continuo a sperare
che tu possa un giorno tornare
ma inutilmente

Povera gente povera gente
che rimanda la vita a un domani 
che mai non verrà

Povera gente povera gente
Anch’io continuo a sperare
che tu possa un giorno tornare 
ma inutilmente

Povera gente povera gente
che rimanda la vita a un domani
che mai non verrà

Povera gente povera gente
che rimanda la vita a un domani 
che mai non verrà.

 

Dall'album Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970 - tracce: 

 

Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970

CD 1

  1. Ciao Ti Dirò
  2. Be Bop A Lula
  3. Buonanotte Tesoro
  4. Bambolina
  5. Geneviève
  6. Non Arrossire
  7. Zitto Prego!
  8. La Ballata Del Cerutti
  9. Suono Di Corda Spezzata
  10. Dormi Piccino
  11. Una Fetta Di Limone
  12. Benzina e Cerini
  13. Le Strade Di Notte
  14. Una Lettera
  15. La Cartolina Colorata
  16. La Conchiglia
  17. Trani a Gogo
  18. Gli Amici
  19. Una Stazione in Riva al Mare
  20. La Mamma del Gino
  21. Povera Gente
  22. Una Ragazzina
  23. Goganga
  24. Le Nostre Serate
  25. Porta Romana

CD 2

  1. Gli Imbroglioni
  2. Un Bacio a Metà
  3. La Ballata del Pedone
  4. Così Felice
  5. Il Sospetto
  6. E Giro, Giro
  7. La Maglietta
  8. Domani Ci Vediamo
  9. La Balilla
  10. Noi Due Stupidi
  11. Il Coscritto
  12. Amore Ti chiedo Un Favore
  13. Ferma Gli Occhi Nel Vuoto
  14. E la Città Non Lo Sa
  15. Lettera dalla Svizzera
  16. Gli Anni che Verranno
  17. Amore Difficile Amore
  18. Un Amore Vuol Dire
  19. Pieni Di Sonno
  20. Mai Mai, Valentina
  21. La Risposta al Ragazzo della Via Gluck
  22. Le Ore e le Stelle
  23. Ma Voi Ma Voi Ma Voi
  24. A'Pizza
  25. Snoopy Contro il Barone Rosso

 

CD 3

  1. E Allora Dai
  2. La Libertà di Ridere
  3. Suona Chitarra
  4. Un Uomo Che Dal Monte
  5. La Vita Dell'Uomo
  6. Immagini
  7. La Corsa
  8. Torpedo Blu 
  9. Il Truccamotori
  10. Ma Pensa Te
  11. Sai Com'è, No Com'è
  12. La Chiesa Si Rinnova
  13. Eppure Sembra un Uomo
  14. Com'è Bella la Città
  15. Il Riccardo
  16. Chissà Dove Te Ne Vai
  17. Donna Donna Donna
  18. La Moda Del Varietà
  19. Barbera e Champagne
  20. Vola Vola: il Signor G e Le Stagioni
  21. L'Ultima Bestia
  22. Oh Madonnina Dei Dolori
  23. I Bambini Stanno Benissimo
  24. Il Gatto Si Morde La Coda
  25. Papà Radio

 

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I Barbari

 

Testo I Barbari - 1997/1998 1998/1999 1999/2000

 

Il fascino di un atelier pieno di mèche di profumi e sorrisi 
Armani Dolce e Gabbana Valentino. 
Il mito di una rock star coi suoi successi sempre più famosi 
e voi tutti in piedi col vostro accendino.

G/coro: e intanto i barbari arrivano i barbari. 
E intanto i barbari arrivano i barbari.

Passare una serata allegra nel clima intimo della tua casa
assistere a un programma trucido con il pianto in gola.
Oppure in un grande stadio all'ultimo minuto della ripresa
arriva finalmente il goal e parte la 'ola'.

G/coro: e intanto i barbari arrivano i barbari. 
E intanto i barbari arrivano i barbari.

Il lotto il totogoal il gratta e vinci ma che emozione
la vita é un uovo di Pasqua una lotteria.
Il gusto di un corpo sano mangiare poco ed allenarsi bene
coi vostri massaggi e l'omeopatia.

G/coro: e intanto i barbari arrivano i barbari.

Ma chi sono i barbari 
dopo ve lo dico i barbari.

E voi indaffarati con niente da fare con niente da dire
avete capito che anche l'aspetto si può migliorare. 
Vi fate il viso le mani i piedi vi fate i capelli 
ma l’ansia cresce vi fate le tette il culo e le cosce mhh che cosce

E devo dir che siete bravi bravi 
siete proprio bravi bravi 
che date il vostro contributo 
il vostro aiuto festoso e originale 
alla caduta  alla caduta 
alla caduta dell'Impero Occidentale.

In questa allegra esibizione
ognuno é artista come può come gli viene
Immergersi in un computer e rincoglionirsi con un bel giochino
un video pieno di ostacoli senza fine.

In genere si finisce in un gradevole ristorantino
una gran bella mangiata e tutto va bene.

G/coro: e intanto i barbari arrivano i barbari. 
E intanto i barbari arrivano i barbari.

L'insolita emozione di una domenica un po' speciale
commossi tra la folla a vedere il Papa.
C'é un senso di euforia di grandi mutamenti nel sociale
tra poco cambia tutto ormai siamo in Europa.

G/coro: e intanto i barbari arrivano i barbari.

Ma chi sono i barbari 
dopo ve lo dico i barbari

E voi spensierati con niente da fare con niente da dire 
un' idromassaggio mezz'ora di stretching e via a ballare. 
Un po’ di palestra la tua pasticchina ma senza eccesso
Un po' di orecchini la lampada al quarzo 
e un pelo di sesso che sesso

E devo dir che siete bravi bravi 
siete proprio bravi bravi 
che date il vostro contributo 
il vostro aiuto festoso e originale 
alla caduta alla caduta
alla caduta dell'Impero Occidentale.

E intanto i barbari  arrivano i barbari 
e intanto i barbari ma che paura i barbari 
arrivano i barbari 
Da come noi viviamo i barbari 
da quello che facciamo i barbari

Sì ma chi sono i barbari 
adesso ve lo dico i barbari 
i barbari i barbari i barbari.

Eccoci qua eccoci qua.

 

Dall'album Un'Idiozia Conquistata a Fatica - tracce:

 

Un'Idiozia Conquistata a Fatica 1997/1998 1998/1999 1999/2000 



 CD 1 

  1. L'Ingenuo [prima parte] (prosa)
  2. Il Luogo Del Pensiero
  3. Il Successo (prosa)
  4. Il Filosofo Overground
  5. La Stanza Del Bambino (prosa)
  6. Il Grido
  7. Quello Che Perde Tutto (prosa)
  8. La Legge
  9. Secondo Me La Donna
  10. Proposito d'Amare
  11. Incontro (prosa)
  12. Io Conto
  13. L'Azalea (prosa)
  14. Il Potere Dei Più Buoni
  15. Il Pelo (prosa)
  16. Il Mercato (canzone-prosa)

 

CD 2

  1. I Barbari
  2. La Stanza Del Bambino (prosa)
  3. Valentina
  4. Secondo Me Gli Italiani (prosa)
  5. Chissà
  6. La Famiglia
  7. Che Bella Gente (prosa)
  8. Spettacolo Puro
  9. Mi Vedo
  10. La Democrazia (prosa)
  11. Il Conformista
  12. L'Ingenuo [seconda parte] (prosa)
  13. Una Nuova Coscienza (canzone-prosa)
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