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Chissà Nel Socialismo

 

Testo Chissà Nel Socialismo - 1978/1979

 

Scienze politiche, mi veniste incontro una sera di maggio, ed io convinto che il mio mestiere fosse il bandolo del vero non disgiunto da un rigorosissimo intervento, vi abbracciai e appoggiai il capo sulle vostre vigorose rassicuranti mammelle.
Da voi, trassi la forza per sferrare l’attacco contro il nemico tremendo, che reprimeva da tutte le parti, che poi, diciamo la verità, era previsto che si facesse anche di più, ma che vuoi, quando sei lì ti manca la voglia non c’è neanche il terreno favorevole a un certo punto cominci a scazzare allora basta è tutto un troiaio.
 
Scegliere un lavoro è il mio problema 
ma è colpa del sistema la mia immobilità 
non mi sono ancora realizzato
nel senso che ho sprecato le mie capacità
 
E pensare che io
fosse per me chissà cosa farei
io che ho sempre fallito
con tutte quelle doti che ci avrei
 
Io sarei così adatto
per fare un bel mestiere da amatori 
chissà nel socialismo
che lavori
 
Non riesco neanche a fare l’amore 
non ho più la fantasia
con tutto quello che ci ho d’intorno 
non è colpa mia
 
È solo un fatto esterno
non riesco neanche a muovere un dito 
non si può fare più niente
sono tutto compresso 
attorcigliato sono quasi impotente.
 
E pensare che io
fosse per me chissà come sarei 
con la voglia di amare 
col potenziale erotico che avrei

Non mi sono mai espresso
non ho mai avuto donne innamorate 
chissà nel socialismo
che scopate
 
E giustamente sono anche cattivo 
mi deve avere sciupato
l’indifferenza di una mamma ostile 
ci ho l’io devastato da trauma infantile
 
È solamente mancanza di amore 
io sono buono non c’entro
se vi faccio del male non reagite 
sono debole di dentro
 
E pensare che io
fosse per me lo so cosa vorrei 
una mamma ideale
come l’immagine che ho già di lei
 
Una donna stupenda
che strappa il suo bambino dalle fiamme 
chissà nel socialismo
che mamme.
 
Scegliere una vita è il mio problema
ma è colpa del sistema la mia immobilità.

 

Dall'album Polli D'Allevamento - tracce:

 


Polli D'Allevamento 1978/1979 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione-prosa
  2. Timide Variazioni
  3. Chissà Nel Socialismo
  4. Prima Dell'Amore (prosa)
  5. L'Esperienza
  6. La Paura (prosa)
  7. La Pistola
  8. Il Vecchio (prosa)
  9. I Padri Miei
  10. I Padri Tuoi
  11. Gli Oggetti (prosa)
  12. La Festa

 

SECONDO TEMPO

  1. Situazione Donna (prosa)
  2. Eva Non E' Ancora Nata
  3. Dopo L'Amore (prosa)
  4. L'Uomo Non E' Fatto Per Stare Solo (canzone-prosa)
  5. L'Ingenuo (prosa)
  6. Polli D'Allevamento
  7. Il Palazzo (prosa)
  8. Salviamo 'Sto Paese
  9. Guardatemi Bene
  10. Il Suicidio (prosa)
  11. Quando E' Moda E' Moda
  12. Finale

 

 

  • Creato il .

La Ballata Del Cerutti

 

Testo La Ballata Del Cerutti - 1961

 

Io ho sentito molte ballate: quella di Tom Dooley, quella di Davy Crocket e sarebbe piaciuto anche a me scriverne una così. E invece, invece niente: ho fatto una ballata per uno che sta a Milano, al Giambellino: il Cerutti, Cerutti Gino.

Il suo nome era Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago.

coro: era un mago

Vent'anni biondo mai una lira
per non passare guai
fiutava intorno che aria tira
e non sgobbava mai.

Il suo nome era Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago.

coro: era un mago

Una sera in una strada scura
occhio c'è una lambretta
fingendo di non aver paura
il Cerutti monta in fretta.

Ma che rogna nera quella sera
qualcuno vede e chiama
veloce arriva la pantera
e lo vede la madama.

Il suo nome era Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago.

coro: era un mago

Ora è triste e un poco manomesso
si trova al terzo raggio
è lí che attende il suo processo
forse vien fuori a maggio.

S'è beccato un bel tre mesi il Gino
ma il giudice è stato buono
gli ha fatto un lungo verborino
è uscito col condono.

Il suo nome era Cerutti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan che era un mago.

coro: era un mago

E' tornato al bar Cerutti Gino
e gli amici nel futuro
quando parleran del Gino
diran che è un tipo duro.

 

Presente negli album: 

  

Giorgio Gaber 

Giorgio Gaber

 

  Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane  

Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane

 
  • Creato il .

Prima Dell'Amore (prosa)

 

Testo Prima Dell'Amore (prosa) - 1978/1979

 

Io sono uno che in tutte le cose ha bisogno di trovare quello scatto quello slancio iniziale quel¬l’energia che specialmente nell’amore può essere esaltante sola¬mente a condizione che avvenga e si realizzi in quell’istante che precede la conoscenza e stimola stimola stimola arric¬chisce nutre incuriosisce. 
Riassunto, mi piace l’avventura.
Io e lei, interno notte, primo incontro, leggero imbarazzo....Fa caldo oggi, mi fa notare giudiziosamente.
Un gran silenzio.... la gente dovrebbe avere a portata di mano più frasi, le considerazioni atmosferiche non sono più sufficienti. Meno male sapeva tutto sulla coltivazione del cacao. Bell’argomento. Prima di fare l’amore siamo dei grandi ascoltatori....dopo meno.
Ma prima si ascolta tutto, e il padre all’estero, ingegnere agronomo ... e i cavalli normanni.
Mi avvicino e la guardo. Un grosso sbaglio perché lei smette di parlare. Silenzio. Devo dire qualcosa, non ha importanza cosa, la prima frase che mi viene in mente.... Frangean la biada con rumor di croste.
Tutto può fare intimità, me l’ha detto un amico, dì quello che senti, dì quello che senti, vedrai va benissimo, frangean la biada con rumor di croste... tutto facile al bar. Non sono mica come te, una stupidata qualsiasi e, e giù raffiche di baci.  Ma quando uno sente l’esaltazione dell’ini¬zio? Quando uno scoppia di emozione? Quando uno scoppia di emozione ... non scopa mai.
Rimango lì in una situazione da limbo, sempre incerto tra la paura e l’apoteosi. Mi piace questo stato, e spesso non faccio proprio niente. Per lo più non sono capito, qualche volta mi salvano i particolari, quando sono in forma. A volte, mi basta una caviglia, il nudo integrale non mi dice un cazzo... e poi è difficilissimo spogliarsi, c’è sempre qualcosa che rimane incastrato, e le cerniere? Pensa te che uno dovrebbe scernierare, senza avere l’aria di farlo, così distrattamente. Crrrr...  Ignorante la cerniera, volgare. Ma perché non fanno din don din dan (sull’aria del Big ben)
Dio com’è bella però, ha una spalla così liscia! Se mi ci concentrassi molto sulla sua spalla potrei anche riuscire a fare l’amore. Non bisogna trascurare nessuna possibilità. A questo punto dovrei spogliarmi anch’io, il copione lo prevede. Mi fa piacere perché sono sciolto. 
Dunque, blue-jeans via... chi non ha mai commesso l’errore, di togliersi i pantaloni prima delle scarpe... costui non sa niente dell’amore. Rimango lì in una situazione ... non da limbo, questa è una situazione di merda proprio, tenti un’operazione rapidissima sulle scarpe, calma, per carità, non perdiamo la testa. E lei, ti è venuto il nodo, eh? Si, ma insisti, lotti disperatamente, e finalmente, via. Ooooh! 
Io, quando sono nudo, tendo sempre un po’ a ... E’ perché non ti sei accettato, dice lei. Bisogna stare attentissimi, se ne accorgono subito, addirittura individuano i punti, tu non erotizzi le ginocchia. 
Com’è vero! In questo momento a dire la verità, il fatto di non erotizzare è decisamente generalizzato, e allora lei mi accarezza la schiena, le spalle, le ginocchia… e tutto anche… tranquillamente, come fosse un lavoro. 
E dato che io, sento molto ma, non sento quello che dovrei sentire, allora le parlo un po’… della coppia. Un bel problema! E lei si dimostra molto interessata, e dice tra l’altro delle cose molto sensate, ma il suo lavoro ne soffre ... quello delle carezze.
Che strano, d’un tratto mi viene incontro l’eccitazione, così, senza che la cercassi. Tutto diventa più facile, il meccanismo faticoso della scena si scioglie, e siamo allacciati. Smanioso, rimastico frasi incomprensibili, inframmezzate da esclamazioni e da gesti abbozzati pesantemente. Il mio monologo si fa più oscuro, e tra un respiro e un affanno ... una parola che mi sembra sia, amore, ricorre più volte, senza una ragione visibile.

 

Dall'album Polli D'Allevamento - tracce:

 


Polli D'Allevamento 1978/1979 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione-prosa
  2. Timide Variazioni
  3. Chissà Nel Socialismo
  4. Prima Dell'Amore (prosa)
  5. L'Esperienza
  6. La Paura (prosa)
  7. La Pistola
  8. Il Vecchio (prosa)
  9. I Padri Miei
  10. I Padri Tuoi
  11. Gli Oggetti (prosa)
  12. La Festa

 

SECONDO TEMPO

  1. Situazione Donna (prosa)
  2. Eva Non E' Ancora Nata
  3. Dopo L'Amore (prosa)
  4. L'Uomo Non E' Fatto Per Stare Solo (canzone-prosa)
  5. L'Ingenuo (prosa)
  6. Polli D'Allevamento
  7. Il Palazzo (prosa)
  8. Salviamo 'Sto Paese
  9. Guardatemi Bene
  10. Il Suicidio (prosa)
  11. Quando E' Moda E' Moda
  12. Finale
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Il Borsellino e La Valigia

 

Testo Il Borsellino e La Valigia - 1961

 

Ho un borsellino pieno di sogni
che io mi perdo in ogni vestito
è tanto piccolo sta dappertutto
persino in un’ angolino.

E ogni volta che io lo apro
i vecchi sogni volano via
ci entrano nuovi piccoli sogni
peccato son sempre più grigi.

Ho una valigia grande
con tutte le mie delusioni
la trovo sempre sul mio cammino
persino sotto il cuscino.

La apro spesso specie la sera
quando ritorno più tardi a casa
metto ammucchiate le mie tristezze
e non ce ne stanno più
proprio più.

 

Presente negli album:

  

Giorgio Gaber 

Giorgio Gaber

 

Rock' n' Roll, Amore e Storie Metropolitane

 

  • Creato il .

L'Esperienza

 

Testo L'Esperienza - 1978/1979

 

Devo fare un’esperienza
io lo so per esperienza
 
Devo fare un’esperienza
io lo so per esperienza
 
Io non ho mai avuto difficoltà
a lasciare le madri le mogli
le case i miei cani
 
Io che mi muovo e mi sento vitale 
di fronte a qualcosa di nuovo
quel tanto che basta a non farmi morire 
rinascere sempre e ogni volta cambiare
 
Quel tanto che basta
mi sono innamorato di un’altra ragazza  
di un’altra situazione di un’altra mia vita 
ho condiviso l’odio di chi rifiuta tutto 
come se fosse nata una nuova razza
 
E ci ho creduto tanto 
ci ho creduto da impazzire 
ero disposto a perdere un pezzo di vita 
insomma si fa per dire
 
Aggrapparsi alle cose 
una nuova emozione 
una fede feroce 
sentire che cresce diventa esplosione
 
Un momento felice 
si avvera ti nutre 
ti sfiora veloce 
dura ancora un’istante 
vorresti fermarlo ma è tardi 
è già tra i ricordi
 
Devo fare un’esperienza 
io lo so per esperienza
Devo fare un’esperienza 
io lo so per esperienza
 
Io non ho mai avuto difficoltà
a lasciare i miei studi 
gli ambienti gli sport 
i lavori

Io dovrei avere l’età di mio nonno 
nel senso che ho fatto un po’ tutto
quel tanto che basta alla mia conoscenza 
e poi ho già bisogno di un’altra esperienza
 
Quel tanto che basta
mi sono innamorato di tanta altra gente 
di storie personali e di rivoluzione
di gruppi d’avanguardia o del cielo dell’oriente
 
Sempre come se fosse una soluzione
era una mia esigenza o la paura di morire
era un’insofferenza una sfida alla vita
insomma si fa per dire
 
Aggrapparsi alle cose 
una nuova emozione
una fede feroce 
sentire che cresce diventa esplosione
 
Un gran senso di vita 
che dura si muta resiste si acquieta 
ora è già meno forte
poi poco poi meno poi niente 
di nuovo la morte
 
Devo fare un’esperienza
io lo so per esperienza
Devo fare un’esperienza

 

Dall'album Polli D'Allevamento - tracce:

 


Polli D'Allevamento 1978/1979 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione-prosa
  2. Timide Variazioni
  3. Chissà Nel Socialismo
  4. Prima Dell'Amore (prosa)
  5. L'Esperienza
  6. La Paura (prosa)
  7. La Pistola
  8. Il Vecchio (prosa)
  9. I Padri Miei
  10. I Padri Tuoi
  11. Gli Oggetti (prosa)
  12. La Festa

 

SECONDO TEMPO

  1. Situazione Donna (prosa)
  2. Eva Non E' Ancora Nata
  3. Dopo L'Amore (prosa)
  4. L'Uomo Non E' Fatto Per Stare Solo (canzone-prosa)
  5. L'Ingenuo (prosa)
  6. Polli D'Allevamento
  7. Il Palazzo (prosa)
  8. Salviamo 'Sto Paese
  9. Guardatemi Bene
  10. Il Suicidio (prosa)
  11. Quando E' Moda E' Moda
  12. Finale
  • Creato il .