Si, si si li conosco quei discorsi, li ho fatti anch’io, è una vita che parlate di operai. Belli con le mani grosse i pugni chiusi forti con le braccia sporche e il petto in fuori nudi sudati coraggiosi che si muovono gloriosi gli operai.
È una vita che fate la retorica sugli operai, gli operai. Belli con le spalle grosse i visi aperti forti con i loro sguardi fieri e sani veri autentici onesti come si vedono sempre sui vostri manifesti gli operai
Ma basta, con questi discorsi basta.
Gli operai sono gente come noi e non è vero che hanno l’esclusiva dello sfruttamento
Gli operai sono anche peggio di noi perché non ne hanno coscienza non se ne rendono conto e non sanno mai niente e fan discorsi grossolani che non si possono sentire
Gli operai sono immaturi impreparati leggono poco e non si fidano della cultura
Gli operai hanno ancora il complesso della borghesia dei suoi valori scontati che loro vogliono imitare con sforzi meschini che non si posson più vedere gli operai
Gli operai sono solo più oppressi e più sfruttati di noi hanno altri problemi
e non sono invischiati in oggetti che noi custodiamo con cura
Gli operai hanno addosso soltanto una rabbia che cresce una rabbia che si estende da sbattere addosso ai padroni che la polizia difende
Gli operai hanno ancora una forza per non farsi fregare dalla gente perbene che con tante parole con tante promesse li frena li tiene gli operai
Gli operai hanno addosso una forza tremenda che può rovesciare questo mondo di merda che noi alimentiamo e non si ferma mai gli operai gli operai gli operai
Dall'album Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So - tracce: