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Il Dilemma

 

Testo Il Dilemma - 1981/1982

 

In una spiaggia poco serena 
camminavano un uomo e una donna 
e su di loro la vasta ombra di un dilemma
l’uomo era forse più audace 
più stupido e conquistatore 
la donna aveva perdonato non senza dolore
il dilemma era quello di sempre 
un dilemma elementare
se aveva o non aveva senso il loro amore.

In una casa a picco sul mare 
vivevano un uomo e una donna 
e su di loro la vasta ombra di un dilemma
l’uomo è un animale quieto 
se vive nella sua tana 
la donna non si sa se è ingannevole o divina 
il dilemma rappresenta 
l’equilibrio delle forze in campo 
perché l’amore e il litigio sono le forme del nostro tempo.

Il loro amore moriva 
come quello di tutti 
come una cosa normale e ricorrente 
perché morire e far morire 
è un’antica usanza che suole aver la gente.

Lui parlava quasi sempre 
di speranze e di paura 
come l’essenza della sua immagine futura 
e coltivava la sua smania 
e cercava la verità 
lei l’ascoltava in silenzio 
lei forse ce l’aveva già
anche lui curiosamente 
come tutti era nato da un ventre 
ma purtroppo non se lo ricorda o non lo sa.

In un giorno di primavera 
quando lei non lo guardava 
lui rincorse lo sguardo di una fanciulla nuova 
e ancora oggi non si sa 
se era innocente come un animale 
o se era come instupidito dalla vanità 
ma stranamente lei si chiese 
se non fosse un’altra volta il caso 
di amare e di restar fedele al proprio sposo.


Il loro amore moriva 
come quello di tutti 
con le parole che ognuno sa a memoria 
sapevan piangere e soffrire 
ma senza dar la colpa 
all’epoca o alla storia.

Questa voglia di non lasciarsi 
è difficile da giudicare 
non si sa se è cosa vecchia o se fa piacere
ai momenti di abbandono 
alternavano le fatiche 
con la gran tenacia che è propria delle cose antiche.

E questo il succo di questa storia 
per altro senza importanza 
che si potrebbe chiamare appunto resistenza
forse il ricordo di quel Maggio 
gli insegnò anche nel fallire 
il senso del rigore e il culto del coraggio
e rifiutarono decisamente 
la nostra idea di libertà in amore 
a questa scelta non si seppero adattare
non so se dire a questa nostra scelta 
o a questa nostra nuova sorte 
so soltanto che loro si diedero la morte.

Il loro amore moriva 
come quello di tutti
non per una cosa astratta come la famiglia
loro scelsero la morte 
per una cosa vera come la famiglia.

Io ci vorrei vedere più chiaro 
rivisitare il loro percorso 
le coraggiose battaglie che avevano vinto e perso
vorrei riuscire a penetrare 
nel mistero di un uomo e di una donna 
nell’immenso labirinto di quel dilemma.

Forse quel gesto disperato 
potrebbe anche rivelare 
come il segno di qualcosa 
che stiamo per capire.

Il loro amore moriva come quello di tutti 
come una cosa normale e ricorrente 
perché morire e far morire 
è un’antica usanza che suole avere la gente.

 

Presente negli album:

 

Anni Affollati

Anni Affollati 1981/1982

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

 

  • Creato il .

Un Uomo Che Dal Monte

 

Testo Un Uomo Che Dal Monte - 1965

 

Un uomo che dal monte scende a valle
un uomo che non vive quasi più
ormai non ho più niente alle mie spalle
e non mi puoi salvare neanche tu.

E vola il tempo e vola la mia vita
che ormai non mi appartiene quasi più.

Un uomo vecchio che abbandona il mare
un uomo triste che non ride mai
è vero cara io non so più amare
e presto anche tu mi lascerai.

E vola il tempo e vola la mia vita
ciò che hai perduto non riavrai mai più.

Un uomo trascinato da un torrente
non ha la forza di tornare su
anch’io seguo la fila fra la gente
è tanto tempo che non lotto più.

E vola il tempo e vola la mia vita
ciò che è passato non ritorna più.

 

Presente negli album: 

 

L'Asse di Equilibrio 

L'Asse di Equilibrio

 

  • Creato il .

Il Porcellino (prosa)

 

Testo Il Porcellino (prosa) - 1981/1982

 

Caro Gismondo, come andiamo eh? Va sempre peggio... ah mi sono permesso di portarti un mandarancio, ma figurati, era il minimo. Non lo mangi? Ah una palla? Bene, o un ricordo?
Dunque avanti, cominciamo, come ti devi mettere? Bravo, vedi che quando vuoi capisci, eh, perché figliolo la parole, è importante sai, ha un suono, una musica. Se tu a uno gli fai, zitto, quello sta zitto. Perché zzz... zzitto! Se invece gli fai, quieto, quello si quieta, perchè, quieto, acquieta. Una musica eh, sta a sentire Gismondo, amore ... amore... non ti si apre il cuore? Amoreee, non ti si apre il cuore, va bè. Ascolta Gismondo, io non vorrei mai essere troppo severo nei tuoi confronti, ma nean¬che permissivo, avanti, mangia il mandarancio.
Certo, la parola non è tutto, specialmente per te, e ti do atto che esistono dei linguaggi più semplici e misteriosi, forse anche più immediati e veri. Che sarebbero poi quelli della comunicazione, autre, autre eh, il gioco per esempio, certo, il gioco, va benissimo, facciamo un gioco, si, facciamo  quel giochino, che uno deve ritirare le mani pri¬ma che l’altro colpisca. E’ un giochino di prontezza di riflessi si, da piccolo lo facevo col gatto, tac, ma poi si litigava, uuh, si litigava a morte perché io... pa pa pa, gli facevo certi zamponi... si sa, lo sport degenera sempre. E tutti che mi dicevano, vigliacco, te la prendi perché è più piccolo. Intanto non si possono sempre avere a disposizione degli elefanti, e poi mi non mi sono mai piaciuti gli animali intelligenti, sono già viziati, non c’è dialogo. Il cane mi fa schifo, con que¬gli occhi, da cane. 
E i padroni che ci parlano, ma capisci, parlano coi ca¬ni. Gismondo, ti vedo distratto eh,  forse  sei un po’ imbecille. Meglio, meglio, l’intelligenza non solo è superflua, ma intralcia, autre. Certo, è la fisicità che conta, tu saprai certamente, che di fronte all’eros, alla, alla libido eh, certi istinti sono uguali per tutti, forse lì, potremmo capirci.
Gismondo, mi vuoi un po’ di bene? Potresti innamorarti di me. Un domani. Respinto. Non importa, non mi offendo, non sono il tuo tipo, va bè, ma credimi guarda, guarda che l’amore è importante sai, l’amore è importante per trovare un punto di intesa, una penetrazione più...voglio dire, ci sarà pure qualcosa che ci accomuna, una strada, qualcosa che valga per me e per te,  forse esistono delle cose ancora più semplici, eterne, assolute. La morte. Ah ah ah, ti ho fregato, la morte, giusto, ma che ne so io della morte?  Si però,
deve essere una cosa bella eh, un attimo in cui tutto si rivela, e avresti voglia di dire, ecco, è cosi.
Ho visto un porcellino morire un giorno, ti interessa? Soffriva sai, mi guardava fisso e gemeva, era come una specie di calma, poi il cuore ha comincia¬to a battergli forte ma era bravo, sai?  Ho avvertito che avremmo potuto capirci, bastava pochissimo, non era un agonizzante esigen¬te. Forse perchè aveva capito, che  quando si muore bisogna anche
godere. Se i morenti piangono ancora, è perché non godono abbastanza. Certo il peggio è per chi assiste, le poche frasi balbettate annunciano solo, stupore fastidio, vo¬glia di togliersi dall’imbarazzo, e qualche volta anche, paura e schifo. Certo il peggio è per chi assiste, e mio padre moriva. Io l’avevo già visto molto malato, ma quella volta era diverso. Mio padre se ne andava di attimo in attimo, e io rimanevo di fronte a lui per compatire. Capivo che lui non mi ritrovava, ma non ba¬sta capire, bisognerebbe essere, dovevo trovare in me un uomo più grande di me, per aiutarlo a morire dolcemente. Ma c’ero solo io,  questo. 
E mi mancava la possibilità di dire una cosa a un altro. Questa io non ce l’avevo, provai ad allungare una mano, ma con paura, senza amore. Forse è solo questo che possiamo fare senza ingannare noi stessi. 
Sudava goc¬ce cosi grosse, che sembrava piangesse con tutto il corpo. In quei momen¬ti, è seccante essere diventati poveri come si è. Si manca di quasi tutto quello che occorre per aiutare qualcuno a morire.
Mio padre, era solo. Ma se non esiste più neanche un essere, magari in qualche parte del mon¬do, con cui puoi... 
Sono solo, sono solo, sono solooooooooo.

 

Dall'album Anni Affollati - tracce:

 

Anni Affollati 1981/1982

 

PRIMO TEMPO

  1. Anni Affollati
  2. Il Presente (prosa)
  3. Gildo
  4. L'Ultimo Uomo (prosa)
  5. Al Termine Del Mondo
  6. L'Illogica Allegria
  7. La Masturbazione (prosa)
  8. '1981'

 

SECONDO TEMPO

  1. Pressione Bassa
  2. L'Anarchico (prosa)
  3. Il Sosia
  4. Il Dilemma
  5. Il Porcellino (prosa)
  6. Io Se Fossi Dio
  7. Il Futuro (prosa)
  8. L'Attesa 

 

 

  • Creato il .

Parole Parole

 

Testo Parole Parole - 1965

 

Gente che parla gente che ride
e che non dice quello che pensa
gente che parla e che ridete
solo parole e niente di più.
Pa pa..

Parole parole parole 
gridate nel vento e nel sole 
promesse non più mantenute
speranze andate perdute.

Parole che son come fiori 
ma finti e senza profumo 
parole e che vuoto mi resta 
in questa mia povera testa.

Lasciatemi stare in un posto da solo 
che possa cantare che possa sognare. 
Sentir la chitarra pa pa pa pa
che piange e che ride 
che con le sue corde pa pa pa pa
mi ritma la vita.
Pa pa....

Parole parole parole 
gridate nel vento e nel sole 
disegni di fumo nell'aria 
discorsi imparati a memoria.

Parole dipinte su muri 
in bianco in nero e a colori
parole e che vuoto mi resta 
in questa mia povera testa.
Pa pa...

 

Dall'album L'Asse di Equilibrio - tracce: 

L'Asse di Equilibrio

  1. Una Canzone Come Nasce
  2. Un Uomo Che Dal Monte
  3. Parole Parole
  4. Canta Che Ti Passa La Paura
  5. L'Asse di Equilibrio
  6. L'Orologio
  7. La Vita Dell'Uomo
  8. La Chiesa Si Rinnova
  9. Suona Chitarra
  10. Eppure Sembra un Uomo
  11. Immagini
  12. La Corsa

 

 

 

  • Creato il .

Io Se Fossi Dio

 

Testo Io Se Fossi Dio - 1981/1982

 

Io se fossi Dio 
e io potrei anche esserlo 
sennò non vedo chi 
  
Io se fossi Dio non mi farei 
fregare dai modi furbetti della gente 
non sarei mica un dilettante sarei sempre presente 
sarei davvero in ogni luogo a spiare 
o meglio ancora a criticare 
appunto cosa fa la gente
Per esempio il piccolo borghese com'è noioso 
non commette mai peccati grossi 
non è mai intensamente peccaminoso 
del resto poverino è troppo misero e meschino
e pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda 
lui pensa che l'errore piccolino non lo conti o non lo veda 
  
Per questo io se fossi Dio preferirei il secolo passato 
se fossi Dio rimpiangerei il furore antico 
dove si odiava e poi si amava 
e si ammazzava il nemico 
  
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli 
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli 
  
Io se fossi Dio non sarei così coglione 
a credere solo ai palpiti del cuore 
o solo agli alambicchi della ragione 
io se fossi Dio sarei sicuramente molto intero 
e molto distaccato come dovreste essere voi 
  
Io se fossi Dio non sarei mica stato 
a risparmiare avrei fatto un uomo migliore 
si vabbè lo ammetto non mi è venuto tanto bene 
ed è per questo per predicare il giusto 
che io ogni tanto mando giù qualcuno 
ma poi alla gente piace interpretare 
e fa ancora più casino 
  
Io se fossi Dio 
non avrei fatto gli errori di mio figlio 
e sull'amore e sulla carità 
mi sarei spiegato un po' meglio 
 
 
Infatti non è mica normale 
che un comune mortale 
per le cazzate tipo compassione e fame in India 
c'ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna 
che viene da dire ma dopo come fa a essere così carogna 
  
Io se fossi Dio 
non sarei ridotto come voi 
e se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante 
purtroppo l'occasione di morire simpaticamente 
non capita sempre e anche l'avventuriero più spinto 
muore dove gli può capitare e neanche tanto convinto 
  
Io se fossi Dio farei 
quello che voglio non sarei certo permissivo 
bastonerei mio figlio 
sarei severo e giusto stramaledirei gli Inglesi come mi fu chiesto 
e se potessi anche gli africanisti e l'Asia e poi gli Americani e i Russi 
bastonerei la militanza come la misticanza 
e prenderei a schiaffi i volteriani i ladri gli stupidi e i bigotti 
perché Dio è violento e gli schiaffi di Dio appiccicano al muro tutti 
  
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli 
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli 
  
Finora abbiamo scherzato 
ma va a finire che uno prima o poi ci piglia gusto 
e con la scusa di Dio 
tira fuori tutto quello che gli sembra giusto 
  
E a te ragazza che mi dici che non è vero 
che il piccolo borghese è solo un po' coglione 
che quel uomo è proprio un delinquente un mascalzone 
un porco in tutti i sensi una canaglia 
e che ha tentato pure di violentare sua figlia 
io come Dio inventato come Dio fittizio prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico speriamo che a tuo padre gli sparino nel culo cara figlia 
così per i giornali diventa un bravo padre di famiglia 
  
Io se fossi Dio 
maledirei davvero i giornalisti e specialmente tutti 
che certamente non son brave persone 
e dove cogli cogli sempre bene 
compagni giornalisti avete troppa sete 
e non sapete approfittare delle libertà che avete 
avete ancora la libertà di pensare 
ma quello non lo fate 
e in cambio pretendete la libertà di scrivere 
e di fotografare immagini geniali e interessanti 
di presidenti solidali e di mamme piangenti 
E in questa Italia piena di sgomento 
come siete coraggiosi voi che vi buttate 
senza tremare un momento 
cannibali necrofili deamicisiani e astuti 
e si direbbe proprio compiaciuti 
voi vi buttate sul disastro umano 
col gusto della lacrima in primo piano 
sì vabbè lo ammetto la scomparsa dei fogli e della stampa 
sarebbe forse una follia 
ma io se fossi Dio 
di fronte a tanta deficienza non avrei certo la superstizione della democrazia 
  
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli 
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli 
  
Io se fossi Dio 
naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente 
nel regno dei cieli non vorrei ministri nè gente di partito tra le palle 
perché la politica è schifosa e fa male alla pelle 
E tutti quelli che fanno questo gioco 
che poi è un gioco di forza è ributtante e contagioso 
come la lebbra e il tifo 
e tutti quelli che fanno questo gioco 
c'hanno certe facce che a vederli fanno schifo 
che siano untuosi democristiani o grigi compagni del PCI
son nati proprio brutti o perlomeno tutti finiscono così 
  
Io se fossi Dio dall'alto del mio trono 
vedrei che la politica è un mestiere come un altro 
e vorrei dire mi pare Platone 
che il politico è sempre meno filosofo e sempre più coglione 
è un uomo a tutto tondo 
che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo 
che scivola sulle parole 
anche quando non sente o non lo vuole 
  
Compagno radicale 
la parola compagno non so chi te l’ha data 
ma in fondo ti sta bene tanto ormai è squalificata 
compagno radicale 
cavalcatore di ogni tigre uomo furbino 
ti muovi proprio bene in questo gran casino 
e mentre da una parte si spara un po' a casaccio 
e dall'altra si riempiono le galere di gente che non centra un cazzo 
compagno radicale tu occupati pure di diritti civili 
e di idiozia che fa democrazia 
e preparaci pure un altro referendum 
questa volta per sapere dov'è che i cani devono pisciare 
 
Compagni socialisti 
ma sì anche voi insinuanti astuti e tondi 
compagni socialisti con le vostre spensierate alleanze 
di destra di sinistra di centro coi vostri uomini aggiornati 
nuovi di fuori e vecchi di dentro compagni socialisti fatevi avanti 
che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti 
fatevi avanti col mito del progresso e con la vostra schifosa ambiguità 
ringraziate la dilagante imbecillità 
  
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli 
sono troppo invischiato nei vostri sfaceli 
  
Io se fossi Dio 
non avrei proprio più pazienza inventerei di nuovo una morale 
e farei suonare le trombe per il giudizio universale 
  
Voi mi direte perché è così parziale 
il mio personalissimo giudizio universale 
perché non suonano le mie trombe 
per gli attentati i rapimenti i giovani drogati e per le bombe 
perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia 
io come Dio non è che non ne ho voglia 
io come Dio non dico certo che siano ingiudicabili 
o addirittura come dice chi ha paura gli innominabili 
ma come uomo come sono e fui 
ho parlato di noi comuni mortali 
quegli altri non li capisco 
mi spavento non mi sembrano uguali 
di loro posso dire solamente che dalle masse sono riusciti ad ottenere 
lo stupido pietismo per il carabiniere 
di loro posso dire solamente che mi hanno tolto il gusto 
di essere incazzato personalmente 
io come uomo posso dire solo ciò che sento 
cioè solo l'immagine del grande smarrimento
Però se fossi Dio sarei anche invulnerabile e perfetto 
allora non avrei paura affatto 
così potrei gridare e griderei senza ritegno che è una porcheria 
che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia 
  
Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili 
di noi posso parlare perché so chi siamo e forse facciamo più schifo che spavento 
di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento 
ma io se fossi Dio 
non mi farei fregare da questo sgomento 
e nei confronti dei politici sarei severo come all'inizio 
perché a Dio i martiri non gli hanno fatto mai cambiar giudizio 
 

E se al mio Dio che ancora si accalora gli fa rabbia chi spara 
gli fa anche rabbia il fatto che un politicante qualunque 
se gli ha sparato un brigatista diventa l'unico statista 
io se fossi Dio quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio 
c'avrei ancora il coraggio di continuare a dire 
che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia Cristiana 
è il responsabile maggiore di trent'anni di cancrena italiana 
  
Io se fossi Dio un Dio incosciente enormemente saggio 
ci avrei anche il coraggio di andare dritto in galera 
ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora quella faccia che era 
  
Ma in fondo tutto questo è stupido perché logicamente 
io se fossi Dio la terra la vedrei piuttosto da lontano 
e forse non ce la farei ad accalorarmi in questo scontro quotidiano 
io se fossi Dio non mi interesserei di odio o di vendetta 
e neanche di perdono 
perché la lontananza è l'unica vendetta 
è l'unico perdono 
  
E allora va a finire che se fossi Dio 
io mi ritirerei in campagna come ho fatto io

 

Dall'album Anni Affollati - tracce:

 

Anni Affollati 1981/1982

 

PRIMO TEMPO

  1. Anni Affollati
  2. Il Presente (prosa)
  3. Gildo
  4. L'Ultimo Uomo (prosa)
  5. Al Termine Del Mondo
  6. L'Illogica Allegria
  7. La Masturbazione (prosa)
  8. '1981'

 

SECONDO TEMPO

  1. Pressione Bassa
  2. L'Anarchico (prosa)
  3. Il Sosia
  4. Il Dilemma
  5. Il Porcellino (prosa)
  6. Io Se Fossi Dio
  7. Il Futuro (prosa)
  8. L'Attesa 

 

 

  • Creato il .