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La Realtà è Un Uccello

 

Testo La Realtà è Un Uccello - 1974/1975

 

Da quando è nato l'uomo è un cacciatore 
affascinato da prede sempre nuove 
alla ricerca di una strada da inventare 
un cacciatore che spara al mondo che si muove.

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va.
La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va.

Frrrr la realtà, che uccello, è più furbo del gallo cedrone, ma io insisto organizzato, lo inseguo, mi apposto lo curo, tuta mimetica, concentrazione. Cip cip, cip. Ridicoli, cip cip, qualità secondaria non mi interessa, roba da riformisti. E poi scrivono, dopo dure lotte abbiamo preso tre beccafichi e due fringuelli. Che uccelli. No, aspetto ben altro io. Ecco, fermo, ora passa di lì, tutto calcolato, una scienza. Frrr pazienza! Potrei anche andare a fagiani, che è più facile. Tz, roba da ministri, cacciatori in pensione, qualcuno spara dal 1920. Pum, completamente rintronati, anche la vista ormai. E poi ce lo vedi Andreotti nel bosco, che segugio. No, il cacciatore vero è tutta un'altra cosa, è giovane attento, studia, si prepara, io mi son segnato tutto su un quadernino, non si può più improvvisare, spontaneismo, finito. Ora è tutta una roba di quaderni. Dunque, prima l'uccello è passato di lì, poi è passato di qui, adesso dovrebbe ripassare di lì, anzi deve, secondo la ben nota teoria. Frrr (guarda l'uccello che passa dall'altra parte) Gianbattista Vico... che imbecille!

coro: La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va.
La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va.

E’ un uccello strano che mi gira intorno
è da tanto tempo che gli dò la caccia
ma non ha abitudini questa bestiaccia
e mi fa impazzire la sua ambiguità.

coro: La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Sono affascinato da un uccello strano 
che non è mai vecchio che non ha passato 
devo anticiparlo devo inseguirlo 
altrimenti muoio di normalità.

coro: La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Devo anticiparlo devo inseguirlo 
altrimenti muoio di normalità.

coro: La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

coro: La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Stavolta lo becco, si mi sento più giusto, più a posto, perché lui, vola e forte, velocissimo, e io, pum, l’anticipo è chiaro. L'anticipo è tutto, guardiamo Marx, pum. Che anticipo. Bel cacciatore eh, ha sempre colpito, è chiaro, aveva capito l’anticipo. Ha sbagliato solo quando ha provato a sparare troppo avanti, si lui diceva, Inghilterra, Stati Uniti, pum, e l'uccello,  Russia, Cina.
Ma per il resto ha sempre fatto centro, con una mira infallibile, ha sempre fatto centro perché aveva capito l'anticipo eh, anche noi l'anticipo, anche noi l'anticipo, anche noi l'anticipo. Pum... in ritardo! Come mai? Andava così bene prima, si nel dopoguerra l'uccello sembrava lì a tiro, e noi, ci siamo mossi bene, ci siamo allargati. E’ possibile che quell'uccello lì non ne tenga conto?  Ci abbiamo un partito di quelli vecchi, solidi, abbiamo acquistato anche un po', un pò di potere, no non per comandare, per guidare, è un'altra cosa, per guidare nove milioni di cacciatori. E intanto che sei lì gli insegni il comportamento la strategia il compromesso, l'uccello via che fila. Madonna come fila! 
L'unica possibilità è quella di attirare la sua attenzione, si, il richiamo è fondamentale, ultimamente è diventato molto grosso, un richiamone tipo festival con frittelle e bandiere, una cosa enorme, industriale. Ma lì l'uccello, non ci va più, perché, perché c'è solo il dinosauro che ci tiene a diventare storico. Forse l'uccello preferisce altri richiami, i giovani ne hanno di più artigianali si, a bocca, viva Marx! Viva Lenin! Viva Mao Tse-tung! Era lì, sembrava che venisse, è arrivato lì vicino e ha detto bravi. E’ andato via, ma come mai?
Ma come eravamo cosi avanti, abbiamo modificato tutto, l’impostazione, il linguaggio, tutto, si ci chiamiamo ancora compagni, ma compagni militanti, è qui la novità, militanti, da milizia impero romano. E l'uccello via lontanissimo, allora noi con volontà, con passione, cerchiamo l'uccello? No, ci organizziamo. Ma se non c'è l'uccello cosa ci organizziamo a fare? Non si sa, intanto ci organizziamo. Che è anche difficile eh, è difficile perché la gente, se non vede l'uccello non spara. Qualunquisti. Ci criticano, non capiscono che noi nell'organizzarci, abbiamo tendenze nuove, sorprendenti, cose mai viste. Volantini, manifestazioni, feste popolari, e poi una cosa grossa, si una cosa grossa, con la sede, la segreteria il direttivo. Ma però in tanti eh, no non nel direttivo no, dicevo il, adesso non mi viene, una cosa nuova aspetta. Un partito. Che invenzione.

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va
La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

E’ un uccello strano fuori dagli schemi 
che non è sensibile ai miei richiami 
il suo volo è pieno di contraddizioni 
non conosce regole né fedeltà

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Io mi nutro solo di un uccello strano 
è da tanto tempo che gli do la caccia 
vivo per mangiare questa bestiaccia 
altrimenti muoio di inutilità.

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Vivo per mangiare questa bestiaccia 
altrimenti muoio di inutilità

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Noi ci liberiamo ci buttiamo nell'amore
senza falsi moralismi la realtà è più avanti

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Noi ci critichiamo ci guardiamo dentro
lucidi e coscienti la realtà è più avanti

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va
 
Noi analizziamo noi mangiamo storia
siamo militanti la realtà è più avanti

coro: la realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va

Noi scendiamo in piazza siamo democratici
siamo antifascisti la realtà è più avanti 
siamo sempre indietro la realtà è più avanti 
siamo sempre indietro la realtà è più avanti

La realtà è un uccello che non ha memoria 
devi immaginare da che parte va.

 

Presente negli album:

 

Anche Per Oggi Non Si Vola 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975 

 

E Pensare Che C'era Il Pensiero

E Pensare Che C'era Il Pensiero 1995/1996

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Buttare Lì Qualcosa

 

Testo Buttare Lì Qualcosa - 1974/1975

 

Ho visto aiutare chi sta male
sperare in un mondo più civile
ho visto chi si sa sacrificare
chi è sensibile al dolore
ed ho avuto simpatia.

Ho visto tanti figli da educare
e gente che li cresce con amore
ho visto genitori comprensivi
e insegnanti molto bravi
pieni di psicologia

Ma non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via

Ho visto tanti giovani lottare 
di fronte alla violenza del potere 
ho visto tanti giovani impegnati 
militare nei partiti con la loro ideologia

Ma non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.

Ho visto farsi strada una tendenza 
si parla di politica e coscienza 
ho visto dar valori ai nostri mali 
anche ai fatti personali 
teorizzare anche Maria

Ma non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.

Diffondere e insegnare la conoscenza 
imporre a tutti i costi la propria esperienza 
guidare guidare per farsi seguire 
opporsi al potere
e infine riuscire a cambiare
il potere.

Decidere per gli altri dentro una stanza 
sapersi organizzare con molta efficienza 
guidare guidare per farsi seguire 
opporsi al potere
cambiare per poi reinventare
il potere il potere.

E non ho visto mai nessuno 
buttare lì qualcosa e andare via.

 

Dall'album Anche Per Oggi Non Si Vola - tracce:

 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975 

PRIMO TEMPO

  1. Il Coniglio (prosa)
  2. Il Granoturco
  3. Il Minestrone (prosa)
  4. Il Corpo Stupido
  5. Le Mani
  6. Angeleri Giuseppe (prosa)
  7. L'Elastico
  8. Il Plus-Amore
  9. L'Odore
  10. Giotto da Bondone
  11. La Ragnatela
  12. La Bugia
  13. Il Narciso (prosa-canzone)
  14. Il Febbrosario

 

SECONDO TEMPO

  1. La Nave (1974/1975)
  2. L'Analisi (prosa)
  3. La Leggerezza
  4. La Realtà è Un Uccello
  5. Buttare Lì Qualcosa
  6. I Gag-Men
  7. La Peste
  8. Dove L'ho Messa (prosa)
  9. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  10. C'è Solo La Strada

 

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I Gag-Men

 

Testo I Gag-Men - 1974/1975

 

Io conosco, conosco della gente che per buttar lì, butta lì niente praticamente, però in compenso non va via mai. 
Sì, è una troupe, che lavora in un posto che non è proprio un teatro, è ancora più magico, più misterioso, pieno di saloni scale a spirale, di tappeti.  
La luce, pende da preziosissime gocce, che hanno il nome di, lampade. E in ognuno di questi saloni, c'è sempre uno specchio che duplica fedelmente le apparenze, e così abbiamo, due leoni anziché uno. Due leoni e due mori, che sembra anche una cosa di amanti a Venezia, coi colombi, tutto un gioco…
Ne abbiamo viste tante di troupe, anche nella storia, di diversi tipi. Sì, melliflui, furbi, oppure, assetati di potere, repressivi, autoritari. 
Loro sono diversi, stravaganti. Stravaganti non li avevo mai visti davvero, si alzano la mattina ogni tanto, una tantum, pari dispari, buio luce, dei giocolieri, dei prestigiatori funambolici, che hanno tutta una capacità di coinvolgere, nei loro giochi un vasto pubblico, che li segue con interesse proprio per questa, comicità innata che ognuno di loro possiede e che in gergo teatrale si chiama  “buffo naturale”
Anche all'estero hanno molto gente che li segue si, che ride moltissimo si, no in America no perché lì hanno dei comici che sono vedettes internazionali. E poi non si capisce come loro, gli americani, così lontani dalla Grecia, dal suo teatro, non si capisce come possano avere questa grossa tradizione di maschere.
No i nostri sono più casalinghi, ma pirotecnici nel loro piccolo si, è incredibile il ritmo insostenibile, il fuoco di trovate, di effetti. Sì hanno anche loro qualche effetto fisso, si, quello che in gergo teatrale si chiama, tormentone si, cioè l'insistere su alcune parole che hanno proprio un senso buffissimo, proprio perché ripetute tante volte. 
Non so, ad esempio, deprechiamo, esprimiamo il nostro sdegno, siamo solidali con le famiglie.  
Bravissimi, bravissimi, dei veri professionisti della risata. Sì, la risata di stato. Un po' più pericoloso, anche se fa ridere, ma in un altro senso, sarebbe ripetere un vecchio sketch di un comico, di tanti anni fa sì, un caposcuola. Era un comico  piccolo che portava  sempre la corona sì, buffo proprio, e che dopo anni di giochi, di trovate, di gag disse: “ Ne abbiamo provate tante, proviamo anche questa. “

 

Dall'album Anche Per Oggi Non Si Vola - tracce:

 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975 

PRIMO TEMPO

  1. Il Coniglio (prosa)
  2. Il Granoturco
  3. Il Minestrone (prosa)
  4. Il Corpo Stupido
  5. Le Mani
  6. Angeleri Giuseppe (prosa)
  7. L'Elastico
  8. Il Plus-Amore
  9. L'Odore
  10. Giotto da Bondone
  11. La Ragnatela
  12. La Bugia
  13. Il Narciso (prosa-canzone)
  14. Il Febbrosario

 

SECONDO TEMPO

  1. La Nave (1974/1975)
  2. L'Analisi (prosa)
  3. La Leggerezza
  4. La Realtà è Un Uccello
  5. Buttare Lì Qualcosa
  6. I Gag-Men
  7. La Peste
  8. Dove L'ho Messa (prosa)
  9. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  10. C'è Solo La Strada

 

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La Peste

 

Testo La Peste - 1974/1975

 

Un bacillo che saltella
che si muove un po' curioso
un batterio negativo
un bacillo contagioso

Serpeggia nell'aria con un certo mistero 
le voci sono molte 
non è proprio un segreto

La gente ne parla a bassa voce
la notizia si diffonde piano 
per tutta Milano.

La gente ha paura 
comincia a diffidare 
si chiude nelle case

Uno scoppio di terrore 
un urlo disumano
la peste a Milano.

A Milano c'è gente che muore 
la notizia fa un certo scalpore 
anche in provincia si muore 
la peste si diffonde adagio 
poi cresce e si parla di contagio

C'è il sospetto che sia un focolaio 
che parte dal centro e si muove a raggiera
dilaga dovunque la peste nera.

E’ scoppiata un'epidemia di quelle più maligne 
con bubboni che appestano uomini donne e bambini 
l'infezione è trasmessa da topi usciti dalle fogne 
ma hanno visto abilissime mani lanciarli dai tombini 
son le solite mani nascoste e potenti
che lavorano sotto che sono sempre presenti.

La gente si difende disperata 
la peste incalza viene avanti 
si dilaga si scatena agguerrita 
è anche peggio di quella del venti
la peste ci viene addosso 
la peste non si ferma più

Morti dappertutto 
che vengono ammassati come animali
non fa neanche più effetto 
Sono cose normali 
si fotografano i cadaveri 
non fa neanche più schifo 
ci si lava ci si pettina 
si esce si va al bar 
si scansano i cadaveri 
non ci fai più caso
ci si abitua così presto
in fondo ne muoiono tanti 
anche al weekend di ferragosto.

Un bacillo a bastoncino 
che ti entra nel cervello 
un batterio negativo
un bacillo a manganello.

 

Dall'album Anche Per Oggi Non Si Vola - tracce:

 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975 

PRIMO TEMPO

  1. Il Coniglio (prosa)
  2. Il Granoturco
  3. Il Minestrone (prosa)
  4. Il Corpo Stupido
  5. Le Mani
  6. Angeleri Giuseppe (prosa)
  7. L'Elastico
  8. Il Plus-Amore
  9. L'Odore
  10. Giotto da Bondone
  11. La Ragnatela
  12. La Bugia
  13. Il Narciso (prosa-canzone)
  14. Il Febbrosario

 

SECONDO TEMPO

  1. La Nave (1974/1975)
  2. L'Analisi (prosa)
  3. La Leggerezza
  4. La Realtà è Un Uccello
  5. Buttare Lì Qualcosa
  6. I Gag-Men
  7. La Peste
  8. Dove L'ho Messa (prosa)
  9. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  10. C'è Solo La Strada

 

  • Creato il .

Dove L'ho Messa (prosa)

 

Testo Dove L'ho Messa (prosa) - 1974/1975

 

Adesso, adesso voi magari vi aspettereste che trovassero i colpevoli eh, avete visto troppi film gialli, anch’io l’altra sera esco dal cinema, dov'è la macchina? Ah già l'ho messa lì. Chiavi brrummm, parte subito, perfetta. Arrivo, via Londonio, non c’è più la casa. Avrò sbagliato strada, fammi vedere, ventiquattro, ventisei, maledizione manca il ventotto. Non c'è più la casa, ho perso la casa. Dove l'ho messa? Vediamo un po', sono andato al cinema, un bidone tra l’altro, in macchina no, non posso averla persa, la lascio sempre lì. Dove l'ho messa?

lo sono sempre stato un po' disordinato
ma la mia casa non è mica un orecchino
a questo punto sono molto preoccupato
un uomo senza casa è un po' un casino.

Me lo dice sempre la mia mamma che sono disordinato, ha ragione, ha ragione la mamma, 
a proposito la mamma, dove l'ho messa? Ho perso anche la mamma, possibile? Devo fare la denuncia, si tanto i carabinieri le mamme non le trovano mai. Non era neanche assicurata, però la chiudo sempre eh, peccato! No, non tanto per il valore, è che era un ricordo.

E poi la mamma non è mica un accendino
che lasci al bar e te lo fregano gli amici
io non vorrei che lei giocasse a nascondino
un uomo senza mamma è un po' De Amicis.

Bisogna che la ritrovi la mia mamma, e anche la mia casa, tutto, e se non loro qualcosa di solido, qualcosa che gli assomigli, qualcosa per sentirti bene, per sentirti giusto, per sentirti sicuro, in questa nostra bella terra, in questa nostra bella Italia. L'Italia? Dove l'ho messa? Ho perso anche l'Italia, possibile? L'Italia di Mazzini, di Cavour, dei nostri martiri, degli invalidi senza gambe senza braccia, l’inno di Mameli, il tricolore che sventola. E’ duro rendersi conto che si sia dissolta cosi, al vento, pum, come una scoreggia.
Si, si capiva che era una situazione, che da un momento all'altro, voglio dire, in un certo senso ce lo aspettavamo.

Però al momento ti fa sempre un certo effetto
per molta gente è stato un colpo troppo duro
siamo rimasti proprio orfani di tutto
un uomo senza Italia un uomo senza casa
senza mamma senza famiglia 
senza storia senza ideologie senza capi
senza esercito senza chiesa senza clero
un uomo senza niente
è più leggero

 

Dall'album Anche Per Oggi Non Si Vola - tracce:

 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975 

PRIMO TEMPO

  1. Il Coniglio (prosa)
  2. Il Granoturco
  3. Il Minestrone (prosa)
  4. Il Corpo Stupido
  5. Le Mani
  6. Angeleri Giuseppe (prosa)
  7. L'Elastico
  8. Il Plus-Amore
  9. L'Odore
  10. Giotto da Bondone
  11. La Ragnatela
  12. La Bugia
  13. Il Narciso (prosa-canzone)
  14. Il Febbrosario

 

SECONDO TEMPO

  1. La Nave (1974/1975)
  2. L'Analisi (prosa)
  3. La Leggerezza
  4. La Realtà è Un Uccello
  5. Buttare Lì Qualcosa
  6. I Gag-Men
  7. La Peste
  8. Dove L'ho Messa (prosa)
  9. Chiedo Scusa Se Parlo Di Maria
  10. C'è Solo La Strada

 

  • Creato il .