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Latte 70

 

Testo Latte 70 - 1971

 

Latte 70 burro 120 carne 2.000 lavanderia stireria, le tendine le posate i centrini, le tovaglie ricamate le lenzuola le camicie, le camicie le portiamo anche a lavare. Ma basta, sono stufo sono stufo, ogni giorno c'è una novità.
 
Hai capito hai capito 
non si può andare avanti con te
non ne posso più di una donna così 
e  dai non piangere e non piangere
 
Amore 
ti prego vieni a tavola a mangiare 
ti giuro non volevo litigare 
dai vieni non farti pregare
 
Amore 
lo sai che a volte parlo per parlare 
sto chiuso in quella stanza otto ore 
son stanco dovresti capire
 
No, non capisci, eh e già come al solito non capisci. Tu non sai cosa vuol dire, tu non parli non rispondi te ne freghi, non mi guardi neanche in faccia. E tu piangi si tu piangi,  così ti devo anche compatire. Ma basta sono stufo sono stufo, stai diventando peggio di tua madre.
 
Hai capito hai capito 
non si può andare avanti con te 
non ne posso più di una donna così 
e dai non piangere e non piangere
Amore
non hai finito neanche di mangiare 
dai mangia qualche cosa per favore 
che dopo facciamo l'amore.
Amore
lo sai che a volte parlo per parlare 
sto chiuso in quella stanza otto ore 
dai fa presto facciamo l’amore
Oh l’amore

 

Dall'album Il Signor G / I Borghesi - tracce:

 

Il Signor G / I Borghesi 1970/1971 e 1971/1972

Il Signor G  - 1970

  1. Suona Chitarra
  2. Il Signor G Nasce
  3. Io Mi Chiamo G (prosa)
  4. Eppure Sembra un Uomo
  5. Il Signor G e l'Amore
  6. G Accusa (prosa)
  7. Il Signor G Dalla Parte Di Chi
  8. Il Signor G Sul Ponte
  9. L'Orgia (prosa)
  10. Le Nostre Serate
  11. Com'è Bella la Città (1970)
  12. Il Signor G Incontra un Albero (prosa)
  13. Il Signor G e Le Stagioni
  14. Preghiera (prosa)
  15. Io Credo
  16. Maria Giovanna
  17. Il Signor G Muore

 

I Borghesi  - 1971

  1. I Borghesi
  2. Ora Che Non Sono Più Innamorato
  3. Che Bella Gente
  4. La Chiesa Si Rinnova (1971)
  5. Evasione
  6. L'Uomo Sfera
  7. L'Amico
  8. Latte 70
  9. A Mezzogiorno
  10. Due Donne
  11. Un Gesto Naturale

 

 


 

  • Creato il .

Dopo L'Amore

 

Testo Dopo L'Amore - 1991/1992

 

E quando la stanza è al semibuio, in un silenzio teso, assoluto, impressionante ... ghinnn.
Un gatto. Non importa, non è mica un giallo. E quando in un pomeriggio caldo… pomeriggio? Mah, non importa. E quando sei lì sopra di lei fermo, rilassato. Anche lei ferma… non si sa se rilassata.
Riassumiamo: io avevo avuto l’orgasmo ... ghinnn! Niente a che vedere con quelli che mi organizzo da solo, ma un discreto orgasmo per essere in due. E quando sei lì sopra di lei con lo sguardo intelligente dell’uomo soddisfatto, pensi: avrei voglia di fumare. Non puoi. Perché c’è questo senso bello dei due corpi uno sopra l’altro, e senti il tuo poggiare dolcemente con tutti i muscoli rilassati, settanta chili, e pensi: le peserò troppo? E qui ti rovesci su un fianco, e tenti una carezza ... ghinnn! Per indagare. Già, se lei fosse stata bene ... in un certo senso io….
Riassumiamo: io ho avuto l’orgasmo. Lei ... non si sa. Del resto non si sa mai. Maledizione! Un complotto eh. Un uomo va con una donna una volta, due volte, dieci volte e non sa mai se lei.
Difficile anche da chiedere. Generalmente la domanda è (ad alta voce) “Sei stata bene?” Ssssst, più piano cazzo più piano (a bassa voce) “Sei stata bene?” E di là, “Sì, certo.” Certo cosa? Come mi fa incazzare la gente che non vuol capire. Mi spiego meglio, voglio dire, per l’uomo è chiaro, no? Cioè quando arriva al massimo, è evidente, come dire, c’è la prova ecco! Ma lei, insomma le donne ... come funzionano?
Maledizione. Non c’è la prova! E’ per questo che uno sta lì nudo come un cretino a domandarsi com’è andata. E sarò stato bravo? E non sarò stato bravo, e l’egoismo e l’abbandono e il non abbandono, e il cervello ti tic e ti tic e ti tic, e il gesto stonato e la sintonia e i tempi diversi, e ti tic e ti tic e le sarà piaciuto e non le sarà piaciuto. Uffa, la partita doppia degli orgasmi!
Lei mi si avvicina un po’… la rivincita, non potrei. Già, e perché prima potevo? Che mistero. Lei potrebbe ancora. Potrebbe sempre ... anche quella lì è bella eh!
Silenzio, silenzio di tomba. Non può durare questo silenzio. Si sente un gorgoglio, bl bl bl bl, ah no niente, una pancia, bl bl bl bl bl bl... sono liquidi che si muovono, si spostano. Norma¬lissimo, non mi fanno paura le cose scientifiche, per carità. Però una pancia che brontola è sempre un po’ fastidiosa eh. Non si sa mai se è la sua o la mia.
Bisognerebbe amarla più profondamente una pancia, voglio dire, invece di restare sempre in superficie. Bisognerebbe amare tutto di una persona: la pancia, il cuore, il fegato, lo stomaco, la colecisti. Bè la colecisti insomma… bisognerebbe amare veramente, invece di fare l’amore come imbecilli.
Non c’è niente da fare, è così, se vuoi sciupare un amicizia con una persona, facci all’amore. E dopo? Ci vuole troppa comprensione per trasformare in dolcezza una cosa venuta male. Ti rimetti la camicia lentamente, ti allacci una scarpa ... e questa operazione, ti sembra che duri tutto il pomeriggio ... pomeriggio? ... Non importa ... ti tic ti tic ti tic

 

Presente negli album:

 

Polli D'Allevamento

Polli D'Allevamento 1978/1979

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

 

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A Mezzogiorno

 

Testo A Mezzogiorno - 1971

 

A mezzogiorno suona la sirena e lei

come ogni giorno è lì che aspetta lui

fra qualche attimo son tutti fuori già 

tre quarti d'ora e si riprenderà          

                       

Suona una radio lì vicino

qualcuno chiama un ragazzino        

la strada é vuota c’è un po’ di sole

tutto si ferma per un po’        

                       

Sei qui da molto        

no sono appena arrivata       

sei così bella  

ma dai sono così conciata

cos’hai portato           

cos’ho portato non si sa

hai proprio fame        

vieni mettiamoci più in là

                       

A mezzogiorno suona la sirena e lei

come ogni giorno siede accanto a lui          

lui l'accarezza e poi la stringe forte a sé      

apre la borsa e guarda cosa c'è.      

 

Insieme mangiano sul prato

quello che lei gli ha preparato

poco lontano un aeroplano

lascia una striscia e se ne va

 

Come mi piaci sai cosa mi viene in mente

ma dai stai buono non vedi che c’é gente

Ma non capisci che se ne infischiano di noi

ti aspetto a casa ma torna subito se puoi

 

Ancora un attimo

un bacio e se ne andrà

e la sirena ancora suonerà

 

Alcuni giocano a pallone

mangiando l’ultimo boccone

sul prato verde

qualche giornale

che ora il vento muove un po’

 

Dall'album Il Signor G / I Borghesi - tracce:

 

Il Signor G / I Borghesi 1970/1971 e 1971/1972

Il Signor G  - 1970

  1. Suona Chitarra
  2. Il Signor G Nasce
  3. Io Mi Chiamo G (prosa)
  4. Eppure Sembra un Uomo
  5. Il Signor G e l'Amore
  6. G Accusa (prosa)
  7. Il Signor G Dalla Parte Di Chi
  8. Il Signor G Sul Ponte
  9. L'Orgia (prosa)
  10. Le Nostre Serate
  11. Com'è Bella la Città (1970)
  12. Il Signor G Incontra un Albero (prosa)
  13. Il Signor G e Le Stagioni
  14. Preghiera (prosa)
  15. Io Credo
  16. Maria Giovanna
  17. Il Signor G Muore

 

I Borghesi  - 1971

  1. I Borghesi
  2. Ora Che Non Sono Più Innamorato
  3. Che Bella Gente
  4. La Chiesa Si Rinnova (1971)
  5. Evasione
  6. L'Uomo Sfera
  7. L'Amico
  8. Latte 70
  9. A Mezzogiorno
  10. Due Donne
  11. Un Gesto Naturale

 

 


 

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Il Suicidio

Testo Il Suicidio - 1991/1992

 

Bella serata, proprio una bella serata. E poi gli amici ti tirano su, si parla si canta, si ride. Che risate si fa quando si ride. Va be’, spogliamoci và.
Tu guarda che faccia, spalle curve, le gambe magre, e ‘ste mutande, color pervinca, non importa, questa volta va a finire che lo faccio sul serio. Ma sì, bisogna farla finita, magari davanti allo specchio, sì nudo, via anche le mutande. 
Ecco questo sono io. Gli specchi non servono a niente, non so neanche che faccia avrò con gli occhi chiusi. Non riesco a fregarlo, non importa. Questa volta va a finire che lo faccio per davvero.
Mi ricordo che una volta volevo ammazzarmi per amore, mi aveva detto che non mi amava più, un attimo prima che glielo dicessi io. Quel tanto che basta a farti impazzire. 
Ti senti escluso abbandonato, e lei non si accorge neanche dell’ingiustizia che ti ha fatto. E  tu, ti ammazzi. Così impara. E dopo, ti amerà per tutta la vita… la sua. Suicidio troppo emotivo, a caldo.
Ma tu guarda che faccia che ci ho io, non ci ho mica la faccia di uno che soffre. È il mondo che... Suicidio a freddo, di controinformazione. Pum e tutto cambia, e il mondo, fino a un attimo prima  tremendo e ostile contro di te, viene subito a rotolarsi ai tuoi piedi come una palla docile sorniona scodinzolante affettuosa…un cocker. Peccato che poi non ci hai la soddisfazione di vederlo… il cocker.
Quasi quasi mi rivesto, e vado da Giuseppe, Giuseppe è sensibile, so già cosa mi dice, ci sono mille modi di riinteressarsi alla vita. Lui ci crede ciecamente alle passioni, mille modi, c’è gente che fotografa i rapaci nei loro nidi, e fa dei corsi meravigliosi per impadronirsi di queste tecniche speciali. 
Ci sono davvero questi corsi sai, c’è tutto. Nooo, non posso distrarmi con la fotografia. Siamo così futili, che le distrazioni ci possono impedire, di ammazzarci.
No, meglio Athos allora, ma si Athos è più obiettivo, non sta mica a tirarmi su di morale coi soliti discorsi sulla vita, è troppo intelligente,  vado lì, gli racconto tutto, tutto tutto fino alla fine… ecco Athos, lo vedi anche tu, sono un fallito. E lui, si, e mi indica la scogliera. ‘Sto deficiente, insensibile, ma che si ammazzi lui, la scogliera... casomai il modo me lo scelgo io, un modo che sia mio, un modo che sia giusto per…
Bisogna essere prudenti quando ci si ammazza, se no si fan delle figure dai, la scogliera,  ma la scogliera, la sc, la scogliera va bene per Bergman, nordico, religioso, eh.
Gia, come si ammazzerà la gente importante eh? No dico, quelli famosi. Per dire, Barbato, Andrea Barbato… con calma. Scrive l’ultima cartolina, e si svena ssssvvv. Due gocce di sangue.
E la Dellera? Francesca, tutta nuda, uno spillettino…pss. 
E Lucio Battisti? A fari spenti nella notte, questa era facile, e Craxi? Craxi sì, me lo vedo, una sfilata macchina scoperta, lui in piedi, sorride alla folla, paga un sicario. Martelli. Da una finestra, pum trac…come un presidente.
Occhetto… lapidato sì, dai suoi. E Cossiga? Cossiga in diretta tr reti unificate, esterna due parole, quattro, venti cazzate, tanto il Quirinale smentisce, arriva Galloni con il calice, la cicuta. E sulla sua tomba…solo gladioli.
E io, no dico io, con questa faccia, questa cameretta, queste mutande, potrei buttarmi sotto… troppo vitale. Oppure potrei… no, non va bene, ma possibile che oggi, non si riesca a trovare un modo che non sia vecchio, superato, inadeguato ridicolo. 
Forse oggi esteticamente, mi rimetto gli slip pervinca, mi rivesto, esco, e vedremo come va a finire.
C’è una fine per tutto. E non è detto che sia sempre la morte.

 

Presente negli album:

 

Polli D'Allevamento

Polli D'Allevamento 1978/1979

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

 
  • Creato il .

Due Donne

 

Testo Due Donne - 1971

 

Due donne due donne due donne

 

Da quando sei sposata 
non è più come prima
ti trovo un po’ cambiata 
l'amore ti rovina.

 

Due donne
due donne insieme nel bagno 
quanti consigli si danno.

 

Due donne
due donne si scambian le creme 
forse si vogliono bene.

 

Due donne
due donne una donna si specchia
sa di non essere vecchia.

 

Due donne
due donne si guardano i seni
coi loro dolci problemi.

 

Da quando sei sposata 
tra noi tutto è finito 
davvero sei cambiata 
e poi c'è tuo marito.

 

Due donne due donne due donne

 

Dall'album Il Signor G / I Borghesi - tracce:

 

Il Signor G / I Borghesi 1970/1971 e 1971/1972

Il Signor G  - 1970

  1. Suona Chitarra
  2. Il Signor G Nasce
  3. Io Mi Chiamo G (prosa)
  4. Eppure Sembra un Uomo
  5. Il Signor G e l'Amore
  6. G Accusa (prosa)
  7. Il Signor G Dalla Parte Di Chi
  8. Il Signor G Sul Ponte
  9. L'Orgia (prosa)
  10. Le Nostre Serate
  11. Com'è Bella la Città (1970)
  12. Il Signor G Incontra un Albero (prosa)
  13. Il Signor G e Le Stagioni
  14. Preghiera (prosa)
  15. Io Credo
  16. Maria Giovanna
  17. Il Signor G Muore

 

I Borghesi  - 1971

  1. I Borghesi
  2. Ora Che Non Sono Più Innamorato
  3. Che Bella Gente
  4. La Chiesa Si Rinnova (1971)
  5. Evasione
  6. L'Uomo Sfera
  7. L'Amico
  8. Latte 70
  9. A Mezzogiorno
  10. Due Donne
  11. Un Gesto Naturale

 

 


 

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