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La Nave (1974/1975)

 

Testo La Nave - 1974/1975

 

La nave è come una nave
ed essendo una nave 
è abbastanza normale 
che vada in mare.

Il mare com’è naturale
immobile e piatto 
è quasi perfetto 
sta lì sempre uguale.

La nave ha anche un motore
ed avendo un motore 
non sa dove va 
ma continua ad andare.

Avanti avanti avanti 
si può spingere di più 
insieme nella vita 
a testa in su.

La nave e sopra la nave 
a parte le masse 
son tutti presenti 
gli amici e i parenti
 
Manca solo il nonno, povero nonno.

Per tutti c'è un buon trattamento
ognuno al suo posto 
nel proprio recinto 
mi sembra anche giusto

Prima classe
seconda classe 
terza classe 
e poi le donne i negri eccetera eccetera

La nave è una nave di classe
il legno del ponte 
dipinto di bianco 
è molto elegante


Bello questo ponte bianco, va che bel ponte che abbiamo, un ponte bianco eh, non ho mai visto una nave rossa, un po' volgare effettivamente.

Avanti avanti avanti 
si può spingere di più 
insieme nella vita 
a testa in su.

Sul mare la nave biancheggia
ha un fascino strano
così suggestiva 
anche quando beccheggia

E’ un fascino che, di dentro. Mi sento poco bene, però.

Ma basta distrarsi la mente 
usare il cervello 
pensare un istante 
a qualcosa di bello

Si,  devo pensare a qualcosa di bello,che mi distraggo che mi passa il mal di stomaco. Vediamo un po', a cosa posso pensare. Alla mia ragazza, si, a Maria, ecco si, la vedo, la mia mano scivola sui capelli si, va giù, sulle spalle, si va giù, sui seni, si va giù, ancora più giù. Mi torna tutto su tutto su
 
Il mare 
com'è strano il mare 
non è che non senta la sua poesia 
ma mi fa vomitare.

Devo pensare a qualche cosa di più convincente, a un dolore si, a un dolore enorme, al nonno, al povero  nonno, si il nonno ha sempre funzionato, dunque, mi concentro. Mio nonno morì tragicamente nel '36 come Gozzano. Gli ero così affezionato. Era massone, alto, bel portamento, coi baffi, col fiocco. Aveva sposato la zia di una biscugina, si l'Elvira, te la ricordi? Che vita, povero nonno, ogni tanto spariva. Bevitore eh, gran bevitore. A un certo punto il fegato... a pezzi, spappolato, putrefatto. Sto male, mi torna il vomito, devo resistere, non voglio essere il primo, devo resistere!
Avanti avanti avanti 
si può spingere di più 
insieme nella vita 
a testa in su.
Il mare è un po’ troppo vitale
la gente si sbianca 
ma fa resistenza 
non vuole star male

Pensate al nonno

Sul ponte che è fatto a tre piani 
in terza in seconda 
e anche in prima 
si sentono rantoli strani

No! Da quelli di prima non me l'aspettavo!

Il mare diventa più grosso
dai piani di sopra 
su quelli di sotto 
si vomita addosso

Una battaglia, una battaglia che cresce. Quelli di prima vomitano su quelli di seconda, quelli di seconda su quelli di terza... Lo scontro è sfrenato, violento. La gente rimanda, reagisce, boccheggia. Un prete esorta a volersi bene, poi si inginocchia e vomita anche l’anima. Un carabiniere mi tiene, allora io mi puntello, cerco di vomitare verso l'alto ma non ci arrivo. Quelli di sopra hanno la meglio, si sporgono più che possono per vomitare. Una vera cascata, una violenza, uno scroscio di conati. un rovescio di filamenti, La nave è tutta piena, tutta piena di vomito.

Avanti avanti avanti 
si può spingere di più 
insieme nella vita a testa in su
insieme nella vita a testa in su
insieme nella vita a testa in su.

 

Presente negli album:

 

Far Finta Di Essere Sani 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

 

 Anche Per Oggi Non Si Vola 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

  

  • Creato il .

Il Signor G Muore

 

Testo Il Signor G Muore - 1970

 

Sshhhh stanza 132 ore 18 è spirato,  si il cuore come il suo povero papà, sembra che dorma, quanti anni aveva? Però, no non ha sofferto non se n'è neanche accorto.
 
Oh che bella processione
m'han portato in questa fossa 
e con quanta commozione 
han deposto le mie ossa
 
M'han voluto proprio bene 
una bella passeggiata
anche se la prima classe 
beh mi sembra esagerata
 
Questo spreco di lumini 
e questo coro di bambini 
e quei preti mascherati 
chissà quanto son costati
 
Com'era caro ahi ahi
com’era buono ahi ahi
sembra davvero impossibile 
pensa che cosa incredibile
lui non c'è più.
 
C'è anche quello con gli occhiali
che sta lì tutto sudato
l'avrò visto due o tre volte
da quel giorno che son nato.
 
Quanta gente affezionata 
che premura che assistenza
c'è una busta sigillata 
state calmi che impazienza
 
Ma c'è scritto solamente
G saluta la sua gente
s'è mangiato tutti i soldi
non vi lascia proprio niente
 
Com'era caro ahi ahi
com’era buono ahi ahi
sembra davvero impossibile 
pensa che cosa incredibile
lui non c'è più.

Com’era caro com’era buono 
sembra davvero impossibile 
pensa che cosa incredibile
lui non c'è più.
 
Sembra davvero impossibile 
pensa che cosa incredibile
lui non c'è più.
Sembra davvero impossibile 
pensa che cosa incredibile
lui non c'è più.
 
Sembra davvero impossibile 
pensa che cosa incredibile
lui non c'è più.

 

Dall'album Il Signor G / I Borghesi - tracce:

 

Il Signor G / I Borghesi 1970/1971 e 1971/1972

Il Signor G  - 1970

  1. Suona Chitarra
  2. Il Signor G Nasce
  3. Io Mi Chiamo G (prosa)
  4. Eppure Sembra un Uomo
  5. Il Signor G e l'Amore
  6. G Accusa (prosa)
  7. Il Signor G Dalla Parte Di Chi
  8. Il Signor G Sul Ponte
  9. L'Orgia (prosa)
  10. Le Nostre Serate
  11. Com'è Bella la Città (1970)
  12. Il Signor G Incontra un Albero (prosa)
  13. Il Signor G e Le Stagioni
  14. Preghiera (prosa)
  15. Io Credo
  16. Maria Giovanna
  17. Il Signor G Muore

 

I Borghesi  - 1971

  1. I Borghesi
  2. Ora Che Non Sono Più Innamorato
  3. Che Bella Gente
  4. La Chiesa Si Rinnova (1971)
  5. Evasione
  6. L'Uomo Sfera
  7. L'Amico
  8. Latte 70
  9. A Mezzogiorno
  10. Due Donne
  11. Un Gesto Naturale

 

 


 

  • Creato il .

La Nave (1991/1992)

 

Testo La Nave - 1991/1992

 

Una nave, una nave grande enorme, una nave che va. Non si sa dove và, non si sa da dove è partita. E sopra, molti, praticamente tutti. La nave, è la vita.

La nave 
è come una nave
ed essendo una nave 
è abbastanza normale che vada in mare.

Il mare
com’è naturale
immobile e piatto 
è quasi perfetto sta lì sempre uguale.

La nave
ha anche un motore
ed avendo un motore 
non sa dove va ma continua ad andare.

Avanti avanti avanti 
si può spingere di più 
insieme nella vita 
a testa in su.

La nave
e sopra la nave 
a parte le masse 
son tutti presenti gli amici i parenti
 
Manca solo il nonno, povero nonno! Va bè

Per tutti
c'è un buon trattamento
ognuno al suo posto 
nel proprio recinto mi sembra anche giusto

prima classe, seconda classe, terza classe, e poi i disoccupati gli extracomunitari gli albanesi, gli slavi, anche gli slavi? E già
La nave
è una nave di classe
il legno del ponte 
dipinto di bianco è molto elegante

Oh buongiorno, salve arrivederci, come va? Buona giornata. Ciao, ciao
Avanti avanti avanti 
si può spingere di più
insieme nella vita a testa in su
Sul mare
la nave biancheggia
ha un fascino strano così suggestiva
anche quando beccheggia

È un fascino, che di dentro, mi sento poco bene eh, va bè

Ma basta 
distrarsi la mente usare il cervello
pensare un istante a qualcosa di bello…

Sì devo pensare a qualcosa di bello, che mi distraggo che mi passa il mal di stomaco, vediamo un po’ a cosa posso pensare. Alla mia ragazza certo, alla mia ragazza, ecco mi vedo, la mia mano scivola sui capelli bello,  va giù sulle spalle bello, va giù sui seni bello, va giù ancora più giù ancora più giù, mi torna tutto su eh, oh Dio

Il mare 
com'è strano il mare 
non è che non senta la sua poesia 
ma mi fa vomitare.

Devo pensare  a qualche cosa di più convincente, a una tragedia a un dolore, al nonno. Al povero nonno, ha sempre funzionato. Mio nonno morì tragicamente nel '36, come Gozzano. Gli ero così affezionato. Era massone, alto, bel portamento, coi baffi col fiocco. Aveva sposato la zia di una biscugina, te la ricordi L’Elvira? Che vita, povero nonno, ogni tanto spariva. Bevitore eh, gran bevitore, a un certo punto il fegato, a pezzi, spappolato putrefatto. Sto male, mi torna il vomito. Devo resistere, non voglio essere il primo, noooo nooo

Avanti avanti avanti 
si può spingere di più 
insieme nella via 
a testa in su.

La nave
è un po’ troppo vitale
la gente si sbianca 
ma fa resistenza non vuole star male

Pensate al nonno

Sul ponte 
che è fatto a tre piani 
in terza in seconda e 
anche in prima si sentono rantoli strani

No, da quelli di prima non me l'aspettavo.

Il mare
Sempre più grosso
dai piani di sopra 
su quelli di sotto si vomita addosso

Una battaglia. Una battaglia che cresce, quelli di prima vomitano su quelli di seconda, quelli di seconda su quelli di terza, lo scontro è sfrenato, violento. La gente reagisce, rimanda, boccheggia. 
Un prete esorta a volersi bene, poi si inginocchia e vomita anche l’anima, un carabiniere mi tiene, allora io mi puntello, cerco di vomitare verso l'alto ma non ci arrivo. Quelli di sopra hanno la meglio, si sporgono per vomitare. Una vera cascata, una violenza, uno scroscio di conati un rovescio di filamenti. La nave è tutta piena, tutta piena di vomito, tutto un vomito. Dai! Dai!


Avanti avanti avanti
si può spingere di più 
insieme nella vita a testa in su
insieme nella vita a testa in su
insieme nella vita a testa in su

 

Presente negli album:

 

Far Finta Di Essere Sani 

Far Finta Di Essere Sani 1973/1974 

 

 Anche Per Oggi Non Si Vola 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

  

  • Creato il .

I Borghesi

 

Testo I Borghesi - 1971

 

Quand’ero piccolo non stavo mica bene 
ero anche magrolino avevo qualche allucinazione
e quando andavo a cena nel tinello con il tavolo di noce
ci sedevamo tutti e facevamo il segno della croce

Dopo un po’ che li guardavo mi si trasformavano 
i gesti preparati degli attori attori consumati 
che dicono la battuta e ascoltano l'effetto 
e io ero li come una comparsa vivevo la commedia 
anzi no la farsa.

E chissà perché durante questa allucinazione
mi veniva sempre in mente una stranissima canzone

I borghesi son tutti dei porci più sono grassi 
più sono lerci più son lerci e più c’hanno i milioni
i borghesi son tutti

Quand'ero piccolo non stavo mica bene 
ero anche molto magro avevo sempre qualche allucinazione
e quando andavo a scuola mi ricordo di quel vecchio professore 
bravissima persona che parlava in latino ore e ore

Dopo un po’ che lo guardavo mi si trasformava 
si la bocca si chiudeva stretta lo sguardo si bloccava 
il colore scompariva fermo immobile di pietra
si tutto di pietra.

E io vedevo già il suo busto davanti ad un'aiuola 
con su scritto prof. Malipiero una vita per la scuola
e chissà perché anche durante questa allucinazione 
mi veniva sempre in mente una stranissima canzone

I borghesi son tutti dei porci più sono grassi 
più sono lerci più son lerci più ci hanno i milioni
I borghesi son tutti

Adesso che son grande ringrazio il Signore
mi è passato ogni disturbo 
senza bisogno neanche del dottore
non sono più ammalato 
non capisco cosa mi abbia fatto bene
sono anche un po' ingrassato 
non ho più avuto neanche un’allucinazione

 

Mio figlio
mio figlio mi preoccupa un po'
è così magro e poi 
e poi ha sempre delle strane allucinazioni
ogni tanto viene lì mi guarda e canta
canta una canzone stranissima 
che io non ho mai sentito

I borghesi son tutti dei porci
più sono grassi e più sono lerci
più son lerci e più c’hanno i milioni
i borghesi son tutti 
mah

 

Presente negli album: 

 

Il Signor G / I Borghesi  

 

Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So

Dialogo Tra Un Impegnato E Un Non So (1972/1973)

  

  • Creato il .

Le Mani (1991/1992)

 

Testo Le Mani - 1991/1992

 

Un incontro civile fra gente educata 
che si alza in piedi e che si saluta 
un incontro un po' anonimo reso più umano 
da una cordiale stretta di mano.

Una mano appuntita una mano un po' tozza 
una mano indifesa che fa tenerezza 
una stretta di mano virile e fascista 
che vuol dire non sono un pederasta.

Una mano un po' timida poco convinta 
tu parti deciso e lei ti fa la finta 
una mano imprecisa una subdola mano 
da nuovo socialista un po’ democristiano.

Una mano a spatola che scatta nervosa 
un'altra suadente un po' troppo affettuosa 
una mano tesa a suo modo ribelle
una mano immacolata da Cielle.

Una mano molliccia che si tocca la faccia
una mano melliflua che chiede la mancia
una mano incallita da vecchio comunista
una mano anchilosata col pugno a mezz’asta.

Una mano da artista tortuosa e impotente 
una mano da orso pelosa e ignorante 
una mano commossa che prega per noi 
una mano da piovra che non ti lascia mai 
un carosello inutile grottesco giocondo 
in questa palla gigante che poi è il mondo.

Un mondo di assurdi esseri umani 
un gioco festoso un intreccio di mani 
ci comunichiamo cosi spudorati 
quanto ci siamo affezionati.

Mani educate di anziani signori 
mani efficienti di gente d'affari 
mani che ti lisciano con troppa simpatia 
con un tocco morboso che sa di sacrestia 
un festival viscido e nauseabondo 
in questa grande famiglia che poi è il mondo.

Mani di ministri che chiedono fiducia 
mani sottili manovrate con ferocia
mani potenti violente per natura
mani mafiose che si muore di paura

Mani bianchissime schifose da toccare 
mani inanellate di papi da baciare
mani scivolose di esseri umani 
mani dappertutto tantissime mani 
le guardo mi sommergo annego sprofondo 
in questo mare di merda che poi è il mondo.

 

Presente negli album:

 

Anche Per Oggi Non Si Vola 

Anche Per Oggi Non Si Vola 1974/1975

 

Il Teatro Canzone

Il Teatro Canzone 1991/1992

 

  • Creato il .