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L'Audience (prosa)

 

Testo L'Audience (prosa) - 1984/1985

 

Ad un certo punto è saltato su uno e ha detto: “Secondo me Andreotti è bravo” e lì, è cominciato il casino. Fammi capire, forse non stiamo parlando della stessa persona. Oh, non ce ne saranno mica due? Per carità, Andreotti si è bravissimo, io questo l’ho sempre saputo, che sappia fare il suo mestiere questo e chiaro, è già lì da un po’ eh…  Quello che viceversa, da un certo punto in avanti è stato sem¬pre meno chiaro, è quali sono quelli bravi e quelli no. 
Come si fa a distinguere, mica facile eh. Una volta erano bravi quelli che la pensavano come te, e per quelli che la pen¬savano come lui, Giulio era bravissimo, ora è bravo per tutti, capisci, anche per quelli che non la pensano come lui! Ma si perché in questo spappolamento generale, politica cultura spettacolo tutto, non sono le idee che contano, nooo, non è la visione delle cose, noooo, non è la qualità dell’impegno noooo È l’astuzia del mestiere, è la bravura che conta, ma che dico la bravura, che conta è, che conta, è
l'audience. 
Si fanno le statistiche, i sondaggi d'opinione le indagini di mercato, e alla fi¬ne, Hit Parade chi è in testa è più bravo. Pertini è primo da duecentoventi settimane, Wojtyla resiste al secondo posto incalzato dalla Carrà che è in netta asce¬sa. Baudo è stazionario, seguono Craxi e Carmen Russo a pari merito.
Ma sì, ma sì, è inutile andar tanto per il sottile, è inutile star lì a valutare la gente per quello che dice, per quello che fa, per come si comporta, Ma chi se ne frega!
L'importante è l'indice d’ascolto, l'importante è aver dietro le masse, cinque milioni, ma guarda che c’è un ragazzo giovane nuovo preparato, ma chi lo conosce? Dieci milioni! Venti milioni, avrei avuto un'idea interessante nuova, sti¬molante, ma a chi vuoi che gliene importi!? Trenta milioni, ma, veramen¬te, Quaranta milioni, ma fatemi parlare, per Dio, statemi a sentire! Zitto! Zit¬to che non sei nessuno! Cinquanta milioni! Sessanta milioni! Tutti!
Tutti? Tutti forse no eh, forse c'è ancora qualcuno, nascosto da qualche parte, che ha ancora il coraggio di pensare che una cosa sia bella o brutta, indipendente¬mente dal successo che ha. Però si deve essere nascosto molto bene eh, perché è difficilissi¬mo incontrarlo. Per il resto, non è bello ciò che è bello, è bello ciò che ha audience.

 

Dall'album Io Se Fossi Gaber - tracce:

 

Io Se Fossi Gaber 1984/1985 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione prosa
  2. Io e Gli Altri
  3. L'Abitudine (prosa)
  4. Cronometrando il Mondo
  5. L'Intossicato (prosa)
  6. Luciano
  7. La Vestizione (prosa)
  8. La Massa
  9. Io e Le Cose
  10. I Posti Giusti (prosa)
  11. Il Tempo Quanto Tempo
  12. L'Audience (prosa)
  13. Qualcosa Che Cresce

 

SECONDO TEMPO

  1. Una Donna
  2. Il Senso (prosa)
  3. Oh Madonnina Dei Dolori (1972/1973)
  4. Il Sociale
  5. Wittgenstein (prosa)
  6. Benvenuto il Luogo Dove
  7. Cosa Mi Sono Perso
  8. Il Deserto
  9. Io Se Fossi (prosa)
  10. La Strana Famiglia
  11. Non è Più il Momento
  12. Ritratto Dello Zio
  13. Ipotesi Per Una Maria
  14. Attimi
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Ragiona Amico Mio

 

Testo Ragiona Amico Mio - 1970

 

da Marco Aurelio Antonino (a me stesso Libro IV) 


Ragiona amico mio potrà sembrarti strano
ma ai tempi dell’impero del grande Vespasiano
ritrovi quelle cose che inevitabilmente
accadono anche adesso inesorabilmente.

Ragiona amico mio riflettici un momento
e cerca onestamente di trarne insegnamento
ritrovi tanta gente che si ama e che si sposa
che mette al mondo figli che cura la sua casa
ritrovi chi si ammala ritrovi chi fa festa
il ricco il contadino la gente disonesta

Ragiona amico mio riflettici un momento
e cerca onestamente di trarne insegnamento.
ritrovi il presuntuoso ritrovi il traditore
chi mormora e chi grida chi sperpera e chi muore
ritrovi chi ha fiducia ritrovi chi sospetta
chi va a fare la guerra chi tace e chi complotta.

Ragiona amico mio riflettici un momento
e cerca onestamente di trarne insegnamento
tu devi convenire che inesorabilmente
di tutta quella gente non è rimasto niente
e quelli che han vissuto con Tito e con Traiano
son tutti sotto terra insieme a Domiziano.

Ragiona amico mio riflettici un momento
e cerca onestamente di trarne insegnamento
poi guardati d’ attorno osserva il mondo vivo
osservalo ampiamente sarà molto istruttivo
vedrai che al giorno d’oggi c’è chi ama e chi fa guerra
chi piange e chi fa festa chi muore e chi sotterra.

Ragiona amico mio riflettici un momento
e cerca onestamente di trarne insegnamento
e allora capirai che non c’è via d’uscita
se vuoi dare un valore a tutta la tua vita
non dico che tu debba campare eroicamente
ma almeno rifiutare di vivere per niente.

Ragiona amico mio riflettici un momento
e cerca onestamente di trarne insegnamento.
 

 

Dall'album Sexus Et Politica - tracce: 

Sexus Et Politica

  1. La Pallida Morte
  2. I Magistrati
  3. Corinna
  4. E' già Nostro Nemico
  5. Prova a Pesare Annibale
  6. Non Sanno
  7. Ragiona Amico Mio
  8. Dove Andate
  9. Donne Credetemi
  10. Anche se Sei Compaesano di Ponzio e di Tritano
  11. Il Tavolo d'Avorio
  12. E' Inutile Piangere

 

 

 

 

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Dove Andate

 

Testo Dove Andate - 1970

 

da Quinto Orazio Flacco (Epodo VII)


Dove dove andate 
e perché le vostre spade
sono state sguainate
se nel fodero eran già riposte 

Voi credete che sia stato poco
il sangue versato in terra ed in mare
per trascinare il nemico in catene
e per causare le vostre rovine 

Nemmeno i lupi nemmeno i leoni
infieriscono sugli animali
della loro stessa specie.

Che cos’è che spinge voi 
che cos’è che vi trascina
a placare il desiderio
della violenza 

Nessuno viene a darmi risposta
nessuno può sul suo viso
nascondere la paura.

Siete spinti da un tragico destino
e i fratelli uccidono i fratelli
fin da quando la terra fu macchiata
dal sangue di Remo.

Dove dove andate 
e perché le vostre spade
sono state sguainate 
se nel fodero eran già riposte 

Voi le avevate soltanto nascoste.

 

Dall'album Sexus Et Politica - tracce: 

Sexus Et Politica

  1. La Pallida Morte
  2. I Magistrati
  3. Corinna
  4. E' già Nostro Nemico
  5. Prova a Pesare Annibale
  6. Non Sanno
  7. Ragiona Amico Mio
  8. Dove Andate
  9. Donne Credetemi
  10. Anche se Sei Compaesano di Ponzio e di Tritano
  11. Il Tavolo d'Avorio
  12. E' Inutile Piangere

 

 

 

 

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Qualcosa Che Cresce

 

Testo Qualcosa Che Cresce - 1984/1985

 

Qualcosa che cresce 
qualcosa che cresce dentro e fuori 
da soli non si è mai soli
ci sono gli altri nei nostri pensieri
la notte io mi addormento e sogno i sogni 
degli altri sognatori

Qualcosa che cresce
che quasi non si riconosce 
che cresce a dismisura

Un grosso libro un quadro a olio un film 
diventa un grande agglomerato
un'escrescenza di cultura 
qualcosa che cresce

Qualcosa che cresce 
fino a sorpassare il proprio scopo 
fino a non aver più senso 
fino a non aver più nome 
fino all'estinzione

Qualcosa che cresce
le fondazioni a fin di bene le facce serene 
la psiche le ricerche l'assistenza
un'estasi di gran contatto e di presenza 
La solitudine fa troppo male al cuore
è finalmente l'era del gran comunicare

Qualcosa che cresce diventa più grosso 
cresce tutto anche il sesso onnipresente esagerato 
un grosso sesso sempre più asessuato
senza pudore senza il gusto dell'errore 
qualcosa che va oltre qualcosa che cresce 
un sesso ingigantito nel suo rito
sono milioni milioni e milioni di seni di culi e di cosce

Qualcosa che cresce          
Qualcosa che cresce

Qualcosa che cresce 
fino a sorpassare il proprio scopo 
fino a non aver più senso 
fino a non aver più nome 
fino all'estinzione

 

Qualcosa che cresce 
cresce tutto da morire 
cresce tutto senza senso dalla moda alle tastiere 
cresce un grammo di eroina e centuplica se stesso 
cresce il pollo in gelatina bianco come il gesso

Qualcosa che cresce cresce cresce bene
come le salse americane 
senza misura senza distinzione 
senza nemmeno più il bisogno dell'organizzazione

Politica del gran coinvolgimento 
il senso dell'Europa nelle masse 
recupero del sentimento 
e uccelli di rovo come se piovesse

Qualcosa che cresce 
Qualcosa che cresce

Qualcosa che cresce qualcosa che cresce
un universo caldo persino in mezzo al mare 
e cresce anche il ricatto del fungo nucleare

E cresce la paura ma senza esser più paura 
dobbiamo ringraziare
le armi son talmente troppe che la guerra 
non sì può più fare

Migliaia di neutroni trecentomila tipi 
di missili tremendi 
ordigni della fantascienza 
che bastano a distrugger dieci mondi

Qualcosa che cresce          
Qualcosa che cresce     

Qualcosa che cresce 
fino a sorpassare il proprio scopo 
fino a non aver più senso 
fino a non aver più nome 
fino all'estinzione

Più reale del reale
Più reale del reale
Più reale del reale
Più reale del reale

 

Dall'album Io Se Fossi Gaber - tracce:

 

Io Se Fossi Gaber 1984/1985 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione prosa
  2. Io e Gli Altri
  3. L'Abitudine (prosa)
  4. Cronometrando il Mondo
  5. L'Intossicato (prosa)
  6. Luciano
  7. La Vestizione (prosa)
  8. La Massa
  9. Io e Le Cose
  10. I Posti Giusti (prosa)
  11. Il Tempo Quanto Tempo
  12. L'Audience (prosa)
  13. Qualcosa Che Cresce

 

SECONDO TEMPO

  1. Una Donna
  2. Il Senso (prosa)
  3. Oh Madonnina Dei Dolori (1972/1973)
  4. Il Sociale
  5. Wittgenstein (prosa)
  6. Benvenuto il Luogo Dove
  7. Cosa Mi Sono Perso
  8. Il Deserto
  9. Io Se Fossi (prosa)
  10. La Strana Famiglia
  11. Non è Più il Momento
  12. Ritratto Dello Zio
  13. Ipotesi Per Una Maria
  14. Attimi
  • Creato il .

Una Donna

 

Testo Una Donna - 1984/1985

 

Una donna fasciata in un abito elegante
una donna che custodisce il bello
una donna felice di essere serpente
una donna infelice di essere questo e quello
una donna che a dispetto degli uomini
diffida di quelle cose bianche che sono le stelle e le lune
una donna cui non piace la fedeltà del cane.

Una donna nuova appena nata
antica e dignitosa come una regina
una donna sicura e temuta
una donna volgare come una padrona
una donna così sospirata
una donna che nasconde tutto nel suo incomprensibile interno
e che invece è uno spirito chiaro come il giorno.

Una donna una donna una donna

Una donna talmente normale
che rischia di sembrare originale
uno strano animale debole e forte
in armonia con tutto anche con la morte
una donna così generosa
una donna che sa accendere il fuoco che sa fare l'amore
e che vuole un uomo concreto come un sognatore.

Una donna una donna una donna
Una donna una donna una donna

Una donna che resiste tenace
una donna diversa e sempre uguale
una donna eterna che crede nella specie
una donna che si ostina ad essere immortale
una donna che non conosce
quella stupida emozione più o meno vanitosa
una donna che nei salotti non fa la spiritosa.

E se questo bisogno maledetto
lasciasse in pace i suoi desideri
e se non le facessero più effetto
i finti amori dei corteggiatori
allora ci saremmo anche noi gli uomini
e un mondo di donne talmente belle da non aver bisogno
di uniformarsi all’immagine del nostro sogno.

Una donna una donna una donna
Una donna una donna una donna

 

Dall'album Io Se Fossi Gaber - tracce:

 

Io Se Fossi Gaber 1984/1985 

 

PRIMO TEMPO

  1. Introduzione prosa
  2. Io e Gli Altri
  3. L'Abitudine (prosa)
  4. Cronometrando il Mondo
  5. L'Intossicato (prosa)
  6. Luciano
  7. La Vestizione (prosa)
  8. La Massa
  9. Io e Le Cose
  10. I Posti Giusti (prosa)
  11. Il Tempo Quanto Tempo
  12. L'Audience (prosa)
  13. Qualcosa Che Cresce

 

SECONDO TEMPO

  1. Una Donna
  2. Il Senso (prosa)
  3. Oh Madonnina Dei Dolori (1972/1973)
  4. Il Sociale
  5. Wittgenstein (prosa)
  6. Benvenuto il Luogo Dove
  7. Cosa Mi Sono Perso
  8. Il Deserto
  9. Io Se Fossi (prosa)
  10. La Strana Famiglia
  11. Non è Più il Momento
  12. Ritratto Dello Zio
  13. Ipotesi Per Una Maria
  14. Attimi
  • Creato il .