da Sesto Properzio (ElegiaXI)No è inutile piangere sopra la mia pietra la porta dell'altro mondonon potresti far riaprire maiQuando i morti svanisconolà nell'oltretombale vie su cui han camminatonon potranno ripercorrere mai.E se le tue preghieredovessero raggiungere l’Avernole tue lacrime cadrebbero in silenziosulla sorda spiaggia d'Acheronte.Solo gli dei del cielopotrebbero commuoversi al tuo piantoma la porta che si è chiusa sulla tombaresterebbe lo stesso sotto l’erba.No è inutile piangeresopra la mia pietrala porta dell' altro mondonon potresti far riaprire mai.
Dall'album Sexus Et Politica - tracce: