E si, effettivamente dobbiamo dire, va detto, che negli altri paesi funziona tutto meglio che qui da noi eh. Ci vuole anche poco, è perché gli altri sono più seri, ecco si impegnano, fanno i sacrifici per migliorare, eh, perché loro credono nell'organizzazione, nelle responsabilità collettive. Per dire, i francesi credono, alla Francia, gli americani credono, all'America. Ci credono ecco, basta andare all'estero si respira subito un'altra aria! Anche in Svizzera.
Eppure mi hanno raccontato un aneddoto curioso, vero pare, che riguarda il famoso Wittge¬stein, grande filosofo, grande uomo di cultura, tuttologo insomma, sapeva tanto. Ecco questo, questo Wittge¬stein, pare che tornasse in treno con il suo assistente, si, pare che tornasse a casa, dopo aver termi¬nato il suo ultimo lavoro, un’opera decisiva, il Tractatus, che faceva il punto su tutta la filosofia…faceva il punto. Anni di studi, anni di ricerche, anni di saggi, fine del lavoro, e meritato riposo. Niente, scompartimento, grande silenzio, a un certo punto pare, che il suo assistente abbia chiesto: «Mi scusi professore, come spiega lei, il gesto che fanno gli italiani?» (gesto interrogativo ti¬picamente napoletano) Wittgestein pensa un attimo, poi sbianca in viso: «Porca miseria! Devo rifare tutto da capo!»
Ecco si, evidentemente c’era qualcosa che non gli tornava, non riusciva a capire l’atteggiamento, e nemmeno l’allegria, degli italiani, proprio loro, così incapaci di organizzarsi, incapaci di far funzionare la vita, incapaci persino di farsi un governo. Ma Wittge¬stein, era uno scienziato, forse avrebbe dovuto andare, dall’altra sponda dell’intelligenza, per afferrare il mistero, dell’incapacità consapevole, e sublimata.