Il secolo che sta morendo
è un secolo piuttosto avaro
nel senso della produzione di pensiero.
Dovunque c’è un grande sfoggio di opinioni
piene di svariate affermazioni
che ci fanno bene e siam contenti
Un mare di parole un mare di parole
ma parlan più che altro i deficienti.
Il secolo che sta morendo
diventa sempre più allarmante
a causa della gran pigrizia della mente.
E l’uomo che non ha più il gusto del mistero
che non ha passione per il vero
che non è cosciente del suo stato
Un mare di parole un mare di parole
è come un animale ben pasciuto.
E pensare che c’era il pensiero
che riempiva anche nostro malgrado
le teste un po' vuote.
Ora inerti e assopiti aspettiamo
un qualsiasi futuro
con quel tenero e vago sapore
di cose oramai perdute.
Va’ pensiero sull’ali dorate
va’ pensiero sull’ali dorate.
Nel secolo che sta morendo
s’inventano demagogie
e questa confusione è il mondo delle idee.
A questo punto si può anche immaginare
che potrebbe dire o reinventare
un Cartesio nuovo e un po’ ribelle
Un mare di parole un mare di parole
io penso dunque sono un imbecille.
Il secolo che sta morendo
appare a chi non guarda bene
il secolo del gran trionfo dell'azione
Nel senso di una situazione molto urgente
dove non succede proprio niente
dove si rimanda ogni problema
Un mare di parole un mare di parole
e anch'io sono più stupido di prima.
E pensare che c’era il pensiero
era un po’ che sembrava malato
ma ormai sta morendo.
In un tempo che tutto rovescia
si parte da zero.
E si senton le note dolenti di un coro
che sta cantando
(sull’aria di va pensiero)
Vieni azione coi piedi di piombo
Vieni azione coi piedi di piombo