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ATTIVITÀ

UN CERTO SIGNOR G

UN CERTO SIGNOR G

Teatro dell’Archivolto

in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber

 

Un certo Signor G

 

dall'opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

 

con Neri Marcorè

 

al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger

elaborazione musicale Paolo Silvestri

scene e costumi Guido Fiorato

luci Aldo Mantovani

 

regia Giorgio Gallione

 

 

“Un certo signor G” è l’occasione per rileggere, rivisitare, re-interpretare l’opera di Giorgio Gaber. A più di 35 anni di distanza (Il signor G nasce nel 1970), con mano libera e pudica, ci siamo accostati ad un personaggio, ad uno stile, ai contenuti e ai linguaggi di un artista geniale ed innovatore, sempre autonomo e fedele a se stesso.

Il ‘nostro Signor G’ è un’esplorazione nel beffardo, paradossale, buffonesco mondo di questa maschera di uomo comune che si interroga, comicamente impotente, sul senso della propria vita, sempre sfiorata dal pericolo dell’imbecillità e del qualunquismo. Per questo ci siamo ispirati, riproponendole e rimontandole, alle prime esperienze teatrali di Gaber, quelle di Dialogo tra un impegnato e un non so, Far finta di essere sani, Anche per oggi non si vola (siamo tra il 1970 e il 1974), fino all’ultimo disco del 2003, rifacendoci sempre, anche stilisticamente, alle forme del ‘teatro canzone’, invenzione gaberiana continuamente perfezionata nel corso di vari spettacoli, geniale intreccio di monologhi e melologhi, musica e canzoni.

Neri Marcorè è il signor G più di trent’anni dopo; solo sul palcoscenico, accompagnato da due pianiste, Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger, nella magistrale elaborazione musicale, quasi concertistica, di Paolo Silvestri, a riscoprire un’opera, quella di Gaber e Luporini, da considerare un’invenzione senza tempo di scadenza, un classico moderno che tra ironia, malinconia, istanze civili e comico paradosso si interroga sui destini dell’uomo moderno, in bilico tra utopia, impotenza, razzismo, amore, consumismo, paura e sogno. Un individuo che rischia di perdere i pezzi e che soffre, ci dice Gaber, dei mali più comuni e alla moda: nevrosi acuta, condizionamento totale, visione delle cose vicino allo zero: una persona normale insomma.

Giorgio Gallione

 

 

Stagione di debutto 2007/2008